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Blogs, Forums, Newsgroups?.... No, Grazie!




"La Pagina dell'organo" compie a Novembre tredici anni e può vantare di essere una delle prime testate italiane dedicate all'organo ed alla sua musica presenti sul web.
In questi anni abbiamo espresso giudizi, commenti ed opinioni che, in quanto tali, possono essere opinabili, ma che sono sempre stati, nei limiti del possibile, rispettosi delle opinioni altrui, seppur spesso anche in contraddizione. Ci sono state formulate richieste di diversi tipi; molto spesso siamo stati interpellati anche per consigli in campi strettamente specifici e non di nostra competenza, che abbiamo volentieri girato ad organari e ad altri esponenti dell'organo più titolati di noi per esprimere pareri e giudizi. Abbiamo ricevuto mail di approvazione e di disapprovazione, ma non abbiamo mai ceduto -e le richieste sono state davvero tante in questo senso- alla tentazione di aprire Forum, Blog o simili siti di discussione. Ovviamente abbiamo le competenze tecnologiche per realizzare e gestire un tale impegno, ma è stata la lettura, ancorchè sporadica ed occasionale, di alcuni forums e blogs presenti in rete e dedicati all'organo a convincerci a desistere. E questo per due motivi.
Il primo è che non riteniamo che la presenza in rete di un ulteriore forum di discussione dedicato all'organo possa dire qualcosa di nuovo quando già ce ne sono in abbondanza e di molto ben frequentati.
La seconda è di carattere più che altro etico. Non ce ne vogliano i curatori dei forums, che fanno del loro meglio per dare un contributo all'organo ed alla sua musica mediante questi strumenti mediatici, ma abbiamo potuto notare che -purtroppo- anche lì si ripete e si ripropone la solita, a nostro parere ormai stucchevole ed italianissima, partigianeria tra i fautori di questa o quella scuola organaria, tra i sostenitori di questo o quell'organista ed il tenore dei commenti proposti, a parte lodevoli eccezioni che confermano la regola, spesso scade dal confronto di opinioni scambiate nel reciproco rispetto, allo scambio di accuse, alla denigrazione di un immaginario "avversario" e, talora, anche nell'insulto o, addirittura, nella calunnia.
Ci è capitato di leggere posts di fanatici dell'organo antico italiano che denigravano senza mezzi termini l'organaria moderna, continuando a farlo per puro spirito di parte anche a fronte di precise e circostanziate repliche da parte di altri bloggers. Abbiamo potuto (dis)apprezzare vere e proprie calunnie (puntualmente smentite) postate da taluni al solo scopo di svalutare e mettere in cattiva luce una casa organaria, comportamenti cessati solo a fronte di una minaccia di querela. Abbiamo poi trovato molti "supporters" di questo o quell'organista, che per valorizzarne le performances non trovavano di meglio che criticare aprioristicamente, e talora ingiustamente ed ingiustificatamente, altri organisti "concorrenti". Molti partecipanti a queste "piazze virtuali", hanno poi rivelato un'acredine ed una supponenza inversamente proporzionali alla loro conoscenza dell'organo e della sua musica. Insomma, abbiamo potuto constatare -e ce ne dispiace molto- quanto anche un argomento come l'organo, quando lasciato in mano alla piazza, venga trattato con un atteggiamento prettamente "italico", in cui tutte le discussioni si riducono, quasi sempre, ad una disputa da "Bar dello Sport".
Ovviamente, e ne diamo ampio merito, ci sono diversi siti che, grazie all'opera di moderatori attenti, riescono a limitare i danni, cercando di mantenere le discussioni sul terreno del confronto costruttivo, ma la tentazione di "spararle grosse" è sempre presente e difficile da rintuzzare.
Abbiamo quindi rinunciato, per questi motivi, ad aprire un forum di discussione, lasciando ad altri l'onore e l'onere di farlo, ben consapevoli che fare informazione attenta, precisa, documentata e circostanziata in un campo tanto specifico e suscettibile di insorgenza di contrasti necessita di serenità, ampiezza di vedute, tolleranza e disponibilità al confronto.
Qualcuno obietterà, maliziosamente, che il nostro sito non è aperto alla discussione e, pertanto, saremo -e siamo stati- tacciati di rifiuto del contraddittorio. A questa obiezione noi rispondiamo che la possibilità di esprimere le idee in piena libertà e senza dover necessariamente scendere nella provocazione e/o nella rissa verbale è la nostra linea editoriale, peraltro testimoniata dai nostri quasi tredici anni di attività.
Personalmente abbiamo le nostre convinzioni e preferenze sia sull'organo che sulla musica organistica. Non è un mistero per nessuno la nostra predilezione per l'organo romantico e moderno, con speciale riguardo a quel periodo dell'organo italiano che risponde al nome di "Riforma", che a nostro parere è stato colpevolmente e scientemente messo da parte in nome di una filologia fortemente autoreferenziale e fine a se stessa (quando non strumentalmente indirizzata ad uso di certe correnti di pensiero). Ma sul nostro sito hanno uguale diritto di cittadinanza e di importanza sia l'organo di Aquincum che quello di Tenerife, sia la musica di Praetorius che quella di Zacher, la tecnica interpretativa di Koopman e quella di Germani. E questo perchè al primo posto noi mettiamo "l'organo" e non "un certo tipo di organo".
Per le stesse motivazioni, anche più recentemente, non abbiamo ritenuto di aderire neppure alle varie "società virtuali" che sono mano a mano apparse sul web (e dopo poco tempo impietosamente scomparse....), nè ai cosidetti e tanto celebrati "Social Forums", che se da una parte possono rivestire una qualche, peraltro modesta, importanza per l'interscambio di opinioni, dall'altra, oltre a presentare gli stessi inconvenienti di cui abbiamo parlato più sopra, presentano altresì un'indubbia ed accertata notevole pericolosità sotto il punto di vista della tutela della privacy degli iscritti.
Tirando le somme, quindi, oggi come oggi "La Pagina dell'Organo" (così come l'altro sito da noi curato "www.organo.info"), pur fruendo dell'utilizzo delle tecnologie php e css, si ritrova ad occupare sulla grande rete una posizione tecnologicamente arretrata, obsoleta e non certo in linea con le attuali tendenze del web. Ma, pur essendone perfettamente consapevoli, la nostra linea editoriale rimane e rimarrà anche per il futuro quella originale: dare informazione in modo ragionato ed il più possibile attenta, esauriente e specifica, offrendo ai nostri lettori la possibilità di leggere, rileggere e "meditare" le nostre pagine, lasciando loro la libertà ed il diritto di essere o meno d'accordo. Questo, secondo noi è il modo più "giusto" per fare un lavoro di divulgazione utile all'organo ed alla sua musica.



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