Concert Hall & Athletic/Exhibition Hall di Shiroishi City (Giappone)

Lo strumento di cui ci occupiamo oggi fa parte di quella nutrita schiera di organi detti "da teatro" cioè destinati ad un utilizzo in sale da concerto od auditorium e, pertanto, con caratteristiche leggermente differenti da quelle degli strumenti che solitamente troviamo nei luoghi di culto. Abbiamo già visto come, specialmente negli Stati Uniti d'America, questo tipo di strumenti venga utilizzato tanto nei luoghi specificatamente destinati all'ascolto (Auditoriums, Concert Halls, ecc..) quanto in quelli che rivestono caratteristiche più o meno spiccatamente "ludiche" (Grandi Magazzini, Parchi Pubblici, Stadi e/o campi sportivi, ecc...). In questo caso, l'organo che andremo a vedere è posto all'interno di un Auditorium che, a sua volta, è posto all'interno di una grande struttura destinata, a seconda delle necessità, a stadio oppure a salone per mostre e manifestazioni.
Questa enorme struttura, comunemente denominata "The Cube", è stata ultimata nel 1996 e, secondo le idee dell'architetto che l'ha progettata, dovrebbe costituire una sintesi tra lo spirito della semplicità (Bushido) proprio dei Samurai, e gli apparenti contrasti tra le forme squadrate e quelle tonde. In effetti, in teoria, questa struttura vorrebbe richiamare l'idea di una specie di "Mondi Paralleli" che fluttuano uno dentro l'altro integrandosi a vicenda e rappresentando una sintesi di forme che dovrebbe raggiungere un equilibrio di tipo "cosmico".
A prescindere dalla intenzioni del progettista, quello che caratterizza questo complesso è il fatto che esso sia costituito, essenzialmente, da un' enorme area rettangolare, delimitata da pareti e soffitti in vetro, destinata ad ospitare le esibizioni sportive e/o le mostre e manifestazioni. All'interno di questa enorme struttura, sostenuta da una fitta rete di intelaiature in acciaio, trovano posto due strutture con pianta ovoidale. La prima, più piccola e sopraelevata, sospesa a mezz'aria ed accessibile tramite apposite rampe, accoglie gli uffici, i servizi, il ristorante e la caffetteria. La seconda, più grande e posta al piano terra, è l'Auditorium vero e proprio, anch'esso caratterizzato da pareti interamente in vetro, all'interno del quale si svolgono i concerti e le audizioni e dove troviamo il nostro organo.
Si tratta di un locale specificatamente progettato e realizzato per l'ascolto della musica. A parte l'organo, questa struttura è adattissima per ospitare concerti di tipo sinfonico, strumentale e corale e la sua capienza nulla ha da invidiare alle più grandi, moderne e sofisticate sale da concerto. Una caratteristica di questo locale è l'acustica. Pare infatti che grazie a sofisticati calcoli computerizzati si sia riusciti a realizzare una struttura in cui si può godere di un ascolto ottimale in qualsiasi punto della sala ci si trovi.
L'organo che si trova in questo Auditorium è uno strumento di grandi dimensioni e di spiccatissime caratteristiche concertistiche. Ideato sulla base dell'organaria anglosassone d'oltreoceano, questo strumento si rivela perfetto per performances concertistiche di alto livello, in cui il repertorio romantico e moderno, unitamente alle grandi trascrizioni operistiche e sinfoniche, la fa da padrone.
Ultimato nel Maggio 1997, quest'organo è stato costruito dalla ditta organaria giapponese "Jubal Ltd.", fondata nel 1986 da Tokugoro Ohbayashi, un poliedrico personaggio che, dopo essersi fatto le ossa come apprendista ed operaio in Danimarca presso Andersen, laureatosi in architettura ha collaborato per diversi anni, sempre in Danimarca, con Frobenius & Sons. Negli stessi anni si è dedicato anche all'attività organistica ed alla produzione discografica ed ha curato la produzione di diversi dischi di musica organistica sia in Francia che in Germania. Ritornato poi in Giappone, ha fondato questa ditta che si occupa sia della costruzione di nuovi strumenti, con una cura particolare per l'aspetto architettonico, che del restauro di organi più antichi.
Lo strumento dell'Auditorium del "Cube" di Shiroishi City conta cinque tastiere e pedaliera, con registri suddivisi su sette corpi d'organo di cui uno, denominato "Strings" che contiene tutti i registri violeggianti e coloristici di questo genere, può essere azionato da qualsiasi tastiera. Una particolarità, peraltro abbastanza comune negli organi da teatro, è che tutti i corpi d'organo, compreso il Grande Organo, sono chiusi in cassa espressiva. Gli unici registri "liberi" sono le Tube Mirabilis della quinta tastiera e gran parte dei registri del Pedale. La trasmissione è, ovviamente, computerizzata e fruisce di tutte le più recenti risorse rese possibili dalla moderna elettronica ed informatica.
Un'ultima nota per i non addetti ai lavori. Scorrendo la disposizione fonica potrete rimanere stupiti nel trovare un registro di nome "Cremona". Questo nome non ha alcun riferimento con l'omonima città italiana; semplicemente, con questo nome nella scuola organaria anglosassone si definisce il registro del Cromorno.

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