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Il nuovo (costruendo) organo della Konstantin-Basilika di Trier (Germania)

di Federico Borsari




 Basilica Trier Dedichiamo questa trattazione ad un organo la cui costruzione è iniziata da pochi mesi (per la precisione, nello scorso mese di Aprile 2014) e che, sulla carta, promette di essere uno dei migliori strumenti europei realizzati negli ultimi decenni. Stiamo parlando del nuovo Hauptorgel della Basilica Costantiniana di Trier (Treviri, in origine Augusta Treverorum), di cui a fianco potete vedere una foto dello stato attuale dei lavori.
Come tutte le costruzioni dell'epoca, anche questo edificio nacque, per volere dell'Imperatore Flavius Valerius Aurelius Constantinus, nel quarto secolo dopo Cristo come edificio civile e "di potere". Denominato infatti Aula Palatina, questa costruzione aveva le funzioni di sala imperiale, cioè una specie di sala del trono dove l'Imperatore, quando era in loco, svolgeva le sue funzioni pubbliche. Anche le dimensioni (circa sessanta metri di lunghezza, trenta di larghezza e quasi trentacinque di altezza), per l'epoca ragguardevoli, e l'austerità dell'architettura sottolineavano l'importanza del luogo, che doveva significare e rafforzare la potenza dell'Impero Romano in quelle terre germaniche.
 Basilica Trier Tra il dodicesimo ed il tredicesimo secolo, l'edificio venne donato all'Arcivescovo di Treviri. In origine, come per tutte le Basiliche romane, l'interno era decorato con marmi pregiati e statue, di cui nulla oggi più rimane. Semidistrutta dai bombardamenti alleati del 1944 (durante i quali andò distrutto anche l'organo ottocentesco), la Basilica è stata accuratamente ricostruita e, grazie anche ai costanti lavori di pulizia e di manutenzione (per la verità iniziati già nella prima metà dell'Ottocento per interessamento di Federico Guglielmo IV di Prussia - Hohenzollern) essa si presenta oggi in perfette condizioni di manutenzione. Attualmente la Basilica è di proprietà pubblica (per la precisione, della regione Renania-Palatinato) e, dal 1856, concessa in comodato eterno d'utilizzo alla Chiesa Evangelica. Nel 1986 è stata inserita dall'UNESCO tra i patrimoni dedll'umanità.
 Basilica Trier Abbiamo già citato l'organo ottocentesco, distrutto durante il secondo Conflitto Mondiale. Questo strumento, costruito da Ibach nel 1856 e "rimodernato" (fu ampliato e fu sostituita la trasmissione meccanica con quella pneumatica) nel 1913 da Weigle, aveva tre tastiere, pedaliera ed una cinquantina di registri con una "montre" imponente le cui "Pedaltürmen" erano costituite dalle canne del Prinzipalbass 32.
 Basilica Trier Nel secondo dopoguerra fu ricostruita la basilica e nel 1962, utilizzando un'arcata di finestra dell'ordine inferiore della parete destra più vicina all'abside, la casa organaria Schuke ha realizzato quello che fino ad oggi è stato l'unico organo della Basilica e che con la prossima entrata in funzione del nuovo organo diventerà l'organo corale. Questo strumento, di medie dimensioni, due tastiere e pedaliera con 30 registri nominali (pari a 57 reali), presenta diverse caratteristiche foniche pregevoli (tra le quali due Spanische Trompeten di grande impatto) ed un pregio architettonico fondamentale: è quasi invisibile, poichè è interamente racchiuso entro il vano della finestratura.
Abbiamo già sottolineato in diverse occasioni quanto sia "difficile" inserire un organo in architetture essenziali, asciutte e drasticamente lineari quali sono le chiese romaniche; per quanto ci si sforzi di evitare impatti sgradevoli, ogni "ingombro" visuale è deleterio per l'insieme e rappresenta un "disturbo" architettonico che anche le più sapienti operazioni di dissimulazione non riescono a mitigare. Come abbiamo già detto in passate trattazioni, le moderne teorie architettoniche prevedono sostanzialmente due indirizzi per l'inserimento degli organi in tali ambiti architettonici. Il primo è di ridurre all'essenziale l'impatto visivo dei corpi d'organo, utilizzando (come è stato spesso fatto in passato con risultati abbastanza soddisfacenti) le montres "ceciliane", cioè con le canne libere e senza "cassa" o, in alternativa, riducendo le "casse" alle linee il più essenziali e sottili possibili, cercando di effettuare inserimenti che ricalchino gli andamenti architettonici delle chiese. La seconda teoria (ed è quella che attualmente viene più seguita) è quella di posizionare gli organi effettuando inserimenti "di rottura" totale con lo stile della chiesa. Questa tendenza, che viene tecnicamente definita come "rilettura degli spazi", prevede la cosidetta "sovrapposizione stilistica di elementi architettonici formalmente contrastanti", un'operazione che, secondo gli architetti di tendenza, dovrebbe instaurare nell'ambiente una specie di dialogo tra passato e presente capace di fornire una continuità spazio-temporale in cui antico e moderno si integrano a vicenda.
 Basilica Trier Orbene, pur con tutta la stima e l'apprezzamento che possiamo nutrire per l'architetto che ha progettato il nuovo organo, la Dott.sa Brigitte Coen di Trier, sinceramente -ma è nostro personale parere- l'effetto che il suo progetto ha suscitato in noi è quello di tre enormi armadi quattro-stagioni di dubbio gusto e di sgradevole fattura appesi al muro della chiesa (nella foto a fianco potete vedere la simulazione in computergrafica). Con un ambiente simile a disposizione, si poteva sicuramente fare di meglio.
Ma, detto questo, come abbiamo già sottolineato in altre nostre trattazioni, un organo non lo si giudica "solamente" da come è vestito o da quanto "impatta" architettonicamente; un organo lo si giudica per come suona. E questo organo, per ora, non suona, anche se il progetto è ambizioso e molto ben promettente.
Quattro tastiere di 61 note, pedaliera di 32 note, tre corpi d'organo, 87 registri nominali (113 reali) di cui quattro (Principalis Romanus 8, Konstantin Flute 8, Tuba Imperialis 8 e Campane) "floating", cioè azionabili a piacere da tutte le tastiere e dalla pedaliera, trasmissione mista (meccanica per Hauptwerk e Positivo, macchina Barker per Schwellwerk, Solo e Pedale, elettronica per i registri), Crescendo generale e cinque crescendi programmabili, espressione alla seconda, terza e quarta tastiera, 1000 Combinazioni aggiustabili, sequencer, registratore, interfaccia MIDI, pressioni variabili da un minimo di 90 mm. ad un massimo di 380 mm. per i registri a forte pressione ed una tavolozza timbrica veramente ampia, che si basa su uno zoccolo di tipo squisitamente "germanico" su cui sono abilmente innestate sonorità di carattere sia francese (tra cui l'intera terza tastiera, non a caso denominata "Récit") che anglosassone, rendono questo strumento potenzialmente completissimo e suscettibile di diventare uno dei più interessanti ed importanti organi europei dei prossimi decenni.
Una particolarità: nonostante i sostanziosi finanziamenti da parte di sponsor pubblici e privati, ci sono ancora una quindicina di registri, tra cui anche il Principalis Romanus ed il Konstantinflöte, che stanno aspettando di essere "adottati" da parte di qualche volenteroso donatore.
In attesa di poter presto ascoltare i suoni di questo organo, accontentiamoci per ora di assaporarne la disposizione fonica:

Hauptwerk

Praestant 16
Gedackt 16
Principal Major 8
Principal Minor 8
Gambe 8
Flûte Harmonique 8
Rohrflöte 8
Erzähler
Octave 4
Gemshorn 4
Quinte 2-2/3
Octave 2
Mixtur Major 5 fach
Mixtur Minor 3 fach
Cornet 5 fach
Trombone 16
Trompete 8
Clairon 4
Positiv

Lieblich Gedeckt 16
Geigenprincipal 8
Konzertflöte 8
Zartgedackt 8
Quintatön 8
Salicional 8
Aeoline 8
Vox Cœlestis 8
Geigenoctave 4
Fugara 4
Flauto Traverso 4
Waldflöte 2
Progressio 3 fach
Harmonia Aetherea 3-4 fach
Aeoline 16
Clarinette 8
Oboe 8
Celesta
Tremulant
Récit

Quintaton 16
Diapason 8
Flûte Traversière 8
Cor de Nuit 8
Viole de Gambe 8
Voix Céléste 8
Octave 4
Flûte Octaviante 4
Nasard 2-2/3
Octavin 2
Tierce 1-3/5
Piccolo 1
Plein Jeu 5 rangs
Bombarde 16
Trompette Harmonique 8
Basson-Hautbois 8
Voix Humaine 8
Clairon Harmonique 4
Tremblant
Orchestral

Contra Gamba 16
Orchestral Viola 8
Viola Celeste 8
Clarabella 8
Violine 4
Harmonic Flute 4
Flautino 2
Cornet de Violes 3 rangs
Cor Anglais 16
Clarinet 8
French Horn 8
Solo (floating)

Principalis Romanus 8
Konstantin-Flöte 8
Tuba Imperialis 8
Chimes
Pedal

Majorprincipal 32
Untersatz 32
Principalbass 16
Violonbass 16
Subbass 16
Gedacktbass 16
Salicetbass 16
Open Wood 16
Octavbass 8
Violoncello 8
Bassflöte 8
Octave 4
Großcornett 4 fach
Hintersatz 4 fach
Kontraposaune 32
Posaune 16
Trompetenbass 8
Clarine 4



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