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Keble College Chapel - Oxford




 Organo Keble College Chapel di Oxford
Oggi volgiamo il nostro sguardo all'arte organaria britannica, che nel panorama europeo è sempre stata un pò troppo poco considerata, vuoi per la storia abbastanza diversa che essa ha seguito nei secoli rispetto a quelle del continente (in special modo rispetto a quelle germanica e francese), vuoi per il fatto che essa viene considerata (a torto) poco "filologica" rispetto alle tendenze che da una cinquantina d'anni imperano al di qua della Manica.
In effetti, come abbiamo già esplicato in queste pagine, l'organaria britannica è certamente una delle migliori in fatto di timbriche e foniche ed il fatto che ancora oggi essa mantenga come riferimento principale i grandi strumenti realizzati dai vari Willis, Hill ed altri non è, come dicono taluni, un difetto dovuto alla mentalità prettamente "conservatrice" del popolo britannico, bensì -a nostro modo di vedere- un pregio da apprezzare nella giusta misura. E non è affatto vero, come affermano talaltri, che l'organaria inglese sia "povera" di Mutazioni. In effetti gli artefici d'Albione le mutazioni nei loro organi ce le mettono eccòme, inserendole però "cum mica salis", cioè senza stravolgere l'impostazione dei loro strumenti, rendendoli, se possibile, timbricamente ed espressivamente molto più completi di tanti nuovi strumenti europei che, in nome di un ritorno pressochè radicale al neobarocco, ripudiano duecento anni di storia dell'organo.
Ed ecco, quindi, che l'arte organaria inglese contemporanea produce strumenti che se da una parte mantengono le loro solide basi negli splendidi Open & Stopped Diapasons, dall'altra presentano splendidi Cornetti, squillanti Terze, Nazardi di grande espressività e rutilanti Sesquialtere, senza peraltro rinunciare a tutta quella serie di sonorità del tutto particolari di carattere "sinfonico" e "coloristico" proprie dell'organaria britannica ottocentesca, completando il tutto con quelle splendide ancie e quei formidabili ripieni che fanno di questi organi veri e propri capolavori di raffinatezza e bellezza fonica.
Lo strumento che trattiamo oggi è talmente nuovo che è ancora allo stato di progetto. L'inizio dei lavori è infatti previsto per la prossima primavera, ma le sue caratteristiche sono un magnifico esempio di quanto valida sia la scuola organaria inglese quando compendia in se tutta la storia dell'organo di una Nazione.
Questo organo verrà installato nella Cappella del Keble College di Oxford, splendida e spettacolare architettura neogotico-vittoriana, opera del famoso architetto William Butterfield, nella quale mosaici e decorazioni lignee di splendida fattura si sprecano. In questa cappella era presente un grande organo, realizzato da Hill verso la metà dell'Ottocento su tre tastiere e pedaliera e dalle foniche splendidamente romantico-britanniche (la foto di questa pagina rappresenta tale strumento). Oltre alla sua "prestanza" fonica, questo strumento era molto apprezzato per la sua "montre" di canne dipinte (caratteristica abbastanza comune negli organi anglosassoni), ed il fatto che queste canne fossero state decorate a mano una per una dallo stesso architetto Butterfield ne faceva uno strumento di particolare valore e rinomanza.
La posizione dell'organo nella spettacolare galleria (ove verrà sistemato anche il nuovo strumento) risale al 1892. Nei decenni seguenti questo strumento fu sottoposto ad ampliamenti e restauri da parte di diversi organari, tra cui un ampliamento eseguito da Vincent & Co. nel 1904, un rifacimento ad opera di Rushworth & Dreaper nel 1925 ed un restauro nel 1961, ma in seguito, lasciato in stato di abbandono, si ritrovò completamente muto nei seguenti Anni Ottanta. Per sfortunate concomitanze, non si trovò modo di effettuarne una riparazione e così, per trent'anni, esso è rimasto immobile sulla sua tribuna, mentre un organo elettronico ne faceva -molto indegnamente- le veci.
Finalmente, un paio di anni fa, si è presa la decisione di dotare la cappella di un nuovo grande organo, e le linee guida di questo progetto sono state conservatrici ed innovative al tempo stesso. Si è infatti deciso di realizzare uno strumento che avesse come basi le sonorità dell'organaria britannica di fine ottocento ma che presentasse una tavolozza timbrica capace di soddisfare le esigenze di interpretazione di un repertorio il più vasto possibile. Per il tipo di trasmissione si è scelto il sistema misto, cioè meccanico per le tastiere e la pedaliera mentre per l'azionamento dei registri e delle combinazioni ci si è affidati all'elettronica, in modo da consentire la più completa possibilità di sfruttare nel migliore dei modi tutte le voci e le sonorità di questo organo.
E proprio per sottolineare la continuità ideale con il precedente strumento di Hill, le canne della facciata dipinte da Butterfield sono state recuperate, accuratamente pulite, restaurate e riportate all'originale splendore, e ritorneranno a costituire la "montre" del nuovo organo, con l'imponenza e la raffinatezza delle originali quattro campate. Nell'occasione, inoltre, verranno restaurate anche la grande vetrata retrostante e tutta la tribuna.
Questo strumento, realizzato dalla prestigiosa casa organaria Kenneth Tickell & Co. Ltd. di Northampton, attiva dal 1986 e che conta una settantina di realizzazioni di ottimo livello, presenta una tavolozza timbrica di 43 registri nominali, corrispondenti a 57 reali, suddivisi su quattro tastiere e pedaliera ed è gestito da una classicissima consolle a finestra. Nonostante l'impostazione "tardo ottocentesca" di base, le disposizioni dei registri alle varie tastiere non sono per nulla "pesanti" e, anzi, a ben guardare, rivelano un carattere molto "classico" (il "Great", ad esempio, presenta una disposizione fonica che potrebbe benissimo appartenere ad un organo germanico o francese o, anche, italiano, mentre la quarta tastiera ("Bombarde"), con i suoi soli due registri (Posaune e Cornetto) si direbbe direttamente discendente da un "clavier de bombarde" francese. I timbri coloristici li troviamo allo "Swell" ed al "Choir" e contribuiscono, assieme alle numerose ancie, a rendere davvero completo questo strumento.
Di seguito la disposizione fonica:

Solo-Choir (I)

Open Flute 8
Viola 8
Flauto Traverso 4
Fugara 4
Nazard 2-2/3
Flageolet 2
Tierce 1-3/5
Cor Anglais 16
Clarinet 8
Vox Humana 8
Tremulant
Great (II)

Double Diapason 16
Open Diapason 8
Stopped Diapason 8
Gamba 8
Principal 4
Wald Flute 4
Fifteenth 2
Sesquialtera
Mixture 4 ranks
Trumpet 8
Swell (III)

Open Diapason 8
Gedackt 8
Salicional 8
Vox Angelica 8
Principal 4
Rohrflute 4
Gemshorn 2
Mixture 3-4 ranks
Contra Fagotto 16
Cornopean 8
Oboe 8
Clarion 4
Tremulant
Bombarde (IV)

Posaune 8
Cornet 5 ranks
Pedal

Open Wood 16
Bourdon 16
Violone 16
Quint 10-2/3
Violoncello 8
Bass Flute 8
Fifteenth 4
Mixture 3 ranks
Trombone 16



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