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Gli Organi di Romainmôtier (Svizzera)

di Sandro Carnelos




Dopo circa vent'anni di assenza, ho rivisto i luoghi, strumenti e persone che hanno avuto sulla mia giovanile formazione musicale-organistica una notevole influenza. Si tratta di Romainmôtier, piccolo centro a circa 30 chilometri a nord di Losanna, dove da oltre 30 anni si svolgono corsi di perfezionamento in organo, seguiti da diversi giovani organisti desiderosi di apprendere l'arte, provenienti da tutto il mondo.
Da diverso tempo vari sono i docenti (tra i più rinomati del mondo organistico), coordinati dall'infaticabile maestro ed amico Guy Bovet a tenere lezioni sulla più variegata letteratura musicale scritta per organo, ma all'epoca del mio apprendistato i corsi erano appannaggio esclusivo di Lionel Rogg e Guy Bovet, ognuno dei quali trattava una larga parte del repertorio scritto per il nostro strumento. Durante la mattinata si svolgevano le lezioni comunitarie, ove un determinato brano veniva eseguito e commentato oltre che dai docenti, da allievi appartenenti alle varie scuole presenti; nel pomeriggio si potevano effettuare lezioni private e, cosa non da poco, nel raggio di circa venti chilometri, ognuno degli studenti poteva recarsi su uno strumento (prenotato al mattino) per lo studio individuale. Pranzi e cene erano oltremodo veri momenti di aggregazione e di confronto sulle proprie esperienze personali musicali e non, frequenti i momenti di pura goliardia, stimolati dalla bizzarra ed estrosa personalità di Bovet. Come non sorridere al ricordo di uno scatenato mattacchione che per abitudine suona scalzo o tiene concerti agghindato con variopinte tuniche ed altro?...
Da questa rivisitazione ho raccolto delle notizie e osservazioni sugli strumenti presenti sul territorio di Romainmôtier, dando lo spunto al seguente articolo.


 Organo Romainmôtier
L'organo Herbuté.

La presenza di un organo a Romainmôtier risale a circa 150 anni fa; fu infatti nel 1863 che venne installata sopra l'entrata principale una cantoria destinata a contenere lo strumento dell'organaro alsaziano Antoine Herbuté di Ginevra.
Questo primo organo comprendeva 16 registri distribuiti su due tastiere e una pedaliera, la sua composizione fonica però non ci è nota. La bella cassa di proporzioni equilibrate in stile rinascimentale, risulta decorata con ghirlande di fiori intagliati e verniciati in bianco; vasi di fiori coronano l'insieme delle tre torrette.
Nel 1881 l'organo risultava in pessimo stato, senza dubbio non vi era stata alcuna manutenzione e l'umidità della chiesa aveva danneggiato lo strumento, pertanto la municipalità si interessò presso l'organaro Jean Savoy, d'Attalens di Friburgo, per esaminarlo. Savoy rileva che il mantice è già completamente rovinato e raccomanda di aprire le due finestre presso l'organo per aerare il legno già pregno. Spesa preventivata: 200 franchi. Il 4 settembre dello stesso anno un altro organaro viene interpellato, Joséphe Scherrer, il suo preventivo concorda con quello del collega Savoy anche per quanto concerne il prezzo.
Non sembrava che le autorità avessero dato seguito a queste due offerte ed allora il Pastore F. Wanner prende lui stesso l'iniziativa, dimostrando quanto è difficile suonare su quell'organo in modo decente. Una nuova perizia viene chiesta questa volta ad un organaro di Romont, Goerges Péan-Coquoz, che si vede commissionare l'ordine. Le sue conclusioni sono evidentemente le stesse di quelle tratte dai suoi colleghi due anni prima, con la differenza che egli descrive il lavoro in maniera più dettagliata. La municipalità sottopone questo preventivo alle competenze di un esperto, Charles Blanchet, organista di S. François a Losanna il quale, approva i lavori. Fondi, mutazioni e ance verranno puliti a fondo, le tastiere riviste, il tremolo sarà riparato oppure sostituito e le perdite d'aria ai mantici ed ai somieri saranno riparate.
La breve esistenza di questo strumento conoscerà la fine verso il 1910, al momento della soppressione della cassa. L'organo rimarrà smontato per due anni dentro la chiesa prima di essere ritirato dai fratelli Poschung per rimanere a disposizione dell'organaro che costruirà il nuovo organo; un harmonium lo sostituirà durante questo periodo intermedio.

La ricostruzione Kuhn del 1915.

All'inizio del 1914, l'organaro Théodore Kuhn di Männedorf è invitato a presentare un progetto per un nuovo organo da posizionare in chiesa su una cantoria nel transetto Sud. Kuhn riprenderà varie parti del vecchio organo come i registri Bordone 16', Montre 8', Gamba 8', Prestant 4', Fourniture 2 2/3 e Subbasso 16', la cassa subirà notevoli modifiche perdendo l'originaria bellezza. Il nuovo quadro fonico comporta 16 registri come nell'organo di Herbuté ma non ha più il Tremolo e le ance; la composizione risponde alle esigenze romantiche: registri gravi, violeggianti-orchestrali. La trasmissione sarà pneumatica, le tastiere non sono più disposte a finestra ma in una consolle separata, con l'organista girato verso la navata. Tale lavoro, progettato nel maggio del 1914, sarà terminato a fine luglio 1915. L'esperto, chiamato sempre da Losanna, sarà questa volta Alexandre Déneréaz, il quale nota che i registri antichi ben si sposano con i nuovi, un'operazione spesso delicata della quale si è reso maestro l'armonizzatore di Kuhn.
Qualche anno dopo i mantici verranno alimentati da un moderno elettroventilatore trifase. Unica modifica, effettuata nel 1956, sarà la sostituzione della Gamba 8' di Herbuté con una Doublette al Grand'organo.
Nel 1971 l'organo viene smontato per permettere l'installazione di un nuovo impianto di riscaldamento. Vista l'importanza storica dell'organaro Herbuté, il quale aveva costruito solo tre strumenti per il cantone Vaud (gli altri due sono scomparsi), si è pensato di portare il materiale del 1863 presso il museo svizzero dell'organo e di farlo così rivivere in tale sede. Tutto il resto del materiale, è stato posto in vendita ricavandone dei profitti atti alla costruzione del nuovo organo.

Il grande organo del 1972.

Il nuovo organo dovrà esaudire le richieste di strumento liturgico e concertistico, il progettista sarà Jean-Luc Jaquenod della comunità di Taizé, gli organari incaricati della realizzazione Neidhart e Lhôte.
Questa la sua composizione fonica:

Positif

Flûte à cheminée 8'
Prestant 4'
Nazard 2 2/3'
Doublette 2'
Tierce 1 3/5'
Fourniture 3-4 rgs
Grand Orgue

Montre 16'
Montre 8'
Prestant 4'
Doublette 2'
Quinte 1 1/3'
Petite duoblette 1'
Fourniture 4 rgs
Trompettes

Cornet 5 rgs
Trompette 8'
Clairon 4'
Dulziana 8' (en chamade)
Dessus de Trompette 8' (en chamade)
Basse de Clairon 4' (en chamade)
Echo

Bourdon en bois 8'
Flûte à cheminée 4'
Flûte 2'
Tierce 1 3/5'
Sifflet 1'
Voix humaine 8'
Tremblant
Pédale

Flûte boucée 16'
Flûte 8'
Prestant 4'
Fourninture 3 rgs 2'
Bombarde 16'
Trompette 8'
Clairon 4'
Petit Clairon 2'

Trazione e registrazione meccanica.


L'organo italiano di Guy Bovet.

Presso la Maison du Prieur si trova invece un organo di scuola italiana.
Si tratta di uno strumento di scuola napoletana barocca e si presenta sotto la forma di un armadio diviso in due parti, l'inferiore più larga della superiore, dipinto in ocra, oro e verde. La parte inferiore, contiene i mantici, che possono anche essere azionati manualmente. La parte superiore chiusa da portelle, contiene le canne, somiere, meccanica e la tastiera.
Non è facile determinare la data esatta della costruzione anche perché molto spesso in Italia si usava modificare il materiale preesistente; comunque all'interno la data più antica risale al 1706.
Tale strumento, acquistato da un antiquario fiorentino negli anni Settanta, è stato restaurato dall'organaro svizzero Hans J. Füglister di Grimisuat, il quale ha reintegrato la Vigesimanona mancante.
La tastiera è di 45 note con prima ottava corta, temperamento mesotonico.

Principale 8'
Ottava 4'
Decimaquinta 2'
Decimanona 1 1/3'
Vigesimaseconda 1'
Vigesimasesta 2/3'
Vigesimanona 1/2'
Flauto in duodecima 2 2/3'
Voce umana 8' dal Sib n.2
Uccellini
Tremolo
Tiratutti


L'organo Alain a Romainmôtier.

 Organo Alain di Romainmôtier
Presso la Maison de la Dîme, si trova l'organo costruito da Albert Alain (1880 1971), divenuto celebre soprattutto per aver ispirato le composizioni di Jehan Alain (1911 1940), figlio di Albert.
Trasportato in Svizzera e restaurato nel 1991 da St. Martin, dotato di ben 43 registri disposti su quattro tastiere e pedaliera per un totale di 2395 canne, è considerato monumento storico; organisti, studenti, artisti ed amatori vengono continuamente ad ammirarlo e suonarlo da tutto il Mondo.

Grand Orgue

Bourdon 16
Montre 8
Flute Harmonique 8
Bourdon 8
Prestant 4
Fourniture
Positif

Salicional 8
Cor de Nuit 8
Gros Nasard 5-1/3
Flute Douce 4
Nasard 2-2/3
Quarte 2
Tierce 1-3/5
Larigot 1-1/3
Piccolo 1
Récit

Principal 8
Cor de Nuit 8
Prestant 4
Quinte 2-2/3
Doublette 2
Tierce 1-3/5
Plein Jeu 3 rangs
Basson 16
Trompette 8
Clairon 4
Solo

Quintaton 16
Gambe 8
Voix Celeste 8
Flute Conique 8
Salicet 4
Flute Octaviante 4
Nasard 2-2/3
Tierce 1-3/5
Cymbale
Cromorne 8
Basson-Hautbois 8
Pédale

Soubasse 16
Bourdon 8
Flute Ouverte 4
Bourdon 4
Tierce 4/5
Mixture 2 rangs



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