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Chiesa di S.Salvatore di Gerusalemme (Israele)




 Organo di San Salvatore Gerusalemme Oggi "La Pagina dell'Organo" si trasferisce in Terra Santa per occuparsi di un bell'organo, che possiamo trovare nella chiesa di San Salvatore a Gerusalemme. Lo spunto per la trattazione di questo strumento ci è venuta da un filmato, reperito su Youtube e dedicato alla sua inaugurazione, che potete trovare qui.
Incuriositi dal fatto che un organo "austriaco" (è stato infatti costruito da Rieger nel 2008) presentasse una "montre" così spiccatamente "italiana", abbiamo cercato di saperne di più e ci siamo avventurati in una ricerca sulla grande rete alla ricerca di informazioni. Abbiamo dapprima trovato questa pagina, nella quale possiamo leggere una trattazione storica da cui risulta che nella chiesa, a partire dalla ricostruzione del 1885, si sono avvicendati un Vegezzi-Bossi (costruito nel 1910), poi un Tamburini (di cui non è citato l'anno di costruzione) e, infine, il nuovo Rieger 2008. Come si vede, le notizie sono abbastanza scarse, ed allora abbiamo interpellato le due ditte italiane, Vegezzi-Bossi e Tamburini, per cercare di avere qualche notizia più particolareggiata. Le ditte interpellate (che qui pubblicamente ringraziamo) hanno gentilissimamente risposto alla nostra richiesta, ma mentre la ditta Vegezzi-Bossi non è stata in grado di reperire informazioni nei suoi archivi, la ditta Tamburini ci ha addirittura inviato una copia in formato pdf della disposizione fonica dello strumento da loro installato nel 1966, disposizione fonica di cui pubblichiamo, per gentile concessione, la prima pagina.  Organo di San Salvatore Gerusalemme Per le notizie relative al Vegezzi-Bossi del 1910, ci siamo invece dovuti accontentare di quanto presente su internet e che abbiamo trovato in questa pagina.
A questo punto possiamo ricostruire in modo ragionevolmente preciso la storia di questo organo a partire dal Vegezzi-Bossi 1910, al quale -dalle caratteristiche architettoniche molto spiccate e proprie di questo artefice- pensiamo possa attribuirsi la cassa e la struttura architettonica ancora attualmente presenti, fino al Rieger attuale.
Analogamente, riguardo alla disposizione fonica, possiamo altrettanto ragionevolmente desumere che mentre il lavoro effettuato da Tamburini nel 1966 ha riguardato solo parzialmente, con piccole modifiche di registri, la disposizione fonica originaria del Vegezzi-Bossi, l'intervento di Rieger ha mutato abbastanza profondamente la "faccia" timbrica, adeguandola ai dettami di un'organaria più moderna e più aderente ai canoni della filologia organaria attuale; analogamente, i lavori più consistenti hanno interessato la parte trasmissiva e di comando, adeguandola di volta in volta alle più recenti innovazioni rese possibili dall'adozione della trasmissione elettronica computerizzata.
Per poter agevolmente seguire le evoluzioni di questo organo, abbiamo predisposto di seguito una tabella in cui le caratteristiche tecniche e foniche dei tre strumenti vengono presentate in modo comparativo:

Vegezzi-Bossi 1910 Tamburini 1966 Rieger 2008

Tre tastiere di 60 note
Pedaliera radiale di 32 note
Trasmissione Elettrica
Graduatore
Espressione al Recitativo
5 Combinazioni Libere
Tre tastiere di 61 note
Pedaliera radiale-concava 32 note
Trasmissione Elettrica
Graduatore
Espressione al Recitativo
5 Combinazioni Aggiustabili
Tre tastiere di 58 note
Pedaliera di 30 note
Trasmissione Mista
Graduatore
Espressione Recitativo
Combinazioni Computerizzate
Positivo

Principale 8
Unda Maris 8
Flauto Traverso 8
Flauto Camino 4
Nazardo 2-2/3
Flauto Ottaviante 2
Terza 1-3/5
Cimbalo
Viola 4
Clarinetto 8
Tremolo
Positivo

Bordone 16
Principale 8
Unda Maris 8
Flauto Traverso 8
Flauto Armonico 4
Nazardo 2-2/3
Flauto Ottaviante 2
Terza 1-3/5
Cimbalo
Viola 4
Clarinetto 8
Tremolo
Positivo

Principalino 8
Bordone 8
Ottava 4
Flauto Camino 4
Sesquialtera 2-2/3
Flauto 2
Decimanona 1-1/3
Piccolo 1
Cimbalo
Cromorno 8
Tremolo
Grande Organo

Principale 16
Principale 8
Principale II 8
Salicionale 8
Bordone 8
Ottava 4
Flauto Armonico 4
Decimaseconda
Decimaquinta
Ripieno Grave 3 file
Ripieno Acuto 3 file
Tromba 8
Grande Organo

Principale 16
Principale 8
Principale II 8
Salicionale 8
Bordone 8
Ottava 4
Flauto Camino 4
Duodecima
Decimaquinta
Ripieno Grave 3 file
Ripieno Acuto 3 file
Tromba 8
Grande Organo

Bordone 16
Principale 8
Flauto Armonico 8
Voce Umana 8
Bordone 8
Ottava 4
Flauto 4
Duodecima
Decimaquinta
Ripieno Grave 4 file
Ripieno Acuto 3 file
Tromba 16
Tromba 8
Recitativo

Principale 8
Bordone 8
Gamba 8
Flauto Ottaviante 8
Voce Umana 8
Ottavina 4
Pienino 3 file
Viola Celeste 8
Concerto Viole
Oboe 8
Tremolo
Recitativo

Principalino 8
Bordone 8
Viola da Gamba 8
Voce Umana 8
Ottavina 4
Flauto Ottaviante 4
Nazardo 2-2/3
Pienino 3 file
Viola Celeste 8
Concerto Viole
Oboe 8
Tremolo
Recitativo

Quintaton 16
Bordone 8
Flauto 8
Viola da Gamba 8
Voce Umana 8
Ottavina 4
Flauto Traversiere 4
Nazardo 2-2/3
Flauto Ottaviante 2
Terza 1-3/5
Pienino 3-5 file
Viola Gamba 8
Viola Celeste 8
Bassone 16
Tromba 8
Oboe 8
Clarino 4
Tremolo
Pedale

Contrabbasso I 16
Contrabbasso II 16
Subbasso 16
Bordone 16
Ottava 8
Bordone 8
Violoncello 8
Flauto 2
Bombarda 16
Pedale

Contrabbasso I 16
Contrabbasso II 16
Subbasso 16
Ottava 8
Bordone 8
Violoncello 8
Ottava 4
Flauto 2
Bombarda 16
Pedale

Principale 16
Subbasso 16
Ottava 8
Violoncello 8
Bordone 8
Flauto da Concerto 4
Bombarda 16
Trombone 8
 Organo di San Salvatore Gerusalemme

Questo strumento è dotato di due consolles. La prima è a finestra e presenta la trasmissione meccanica mentre la seconda, separata, usufruisce della trasmissione computerizzata. A questo proposito, è da sottolineare come il sistema di combinazioni sia veramente performante; in effetti il "Rieger Combination System" consente di memorizzare le preferenze di dieci organisti diversi fornendo ad ognuno di essi mille combinazioni aggiustabili così come prevede la possibilità di registrare, attraverso un'interfaccia MIDI dedicata, un grandissimo numero di performances e di riproporle in qualsiasi momento.
Sicuramente si tratta di un ottimo strumento, che da una parte salvaguarda le sue origini italiane "riformate" e dall'altra le adegua alle più recenti teorie filologico-interpretative mediante il sapiente innesto di timbriche di carattere nordeuropeo. In tale modo abbiamo un organo che veramente è in grado di proporsi nel migliore dei modi per l'interpretazione di un repertorio organistico il più vario ed ampio possibile. Allo stesso modo, l'adozione del sistema trasmissivo misto privilegia contemporaneamente l'utilizzo dello strumento sia tramite una splendida trasmissione meccanica (dalla consolle a finestra), sia da una consolle completamente computerizzata. In questo modo ogni organista può esprimere al meglio la sua arte senza dover scendere a compromessi di sorta.


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