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L'Organo dell'Aula Nervi in Vaticano




 Sala Nervi Vaticano Ad oggi, qualche milione di pellegrini e fedeli provenienti da tutto il Mondo hanno avuto modo di accedere alla cosidetta "Aula Nervi" del Vaticano sia in occasione delle abituali udienze papali che dei numerosi concerti che ivi si svolgono abbastanza frequentemente (noi stessi abbiamo potuto ascoltarvi -negli ormai lontani tardi anni Settanta del secolo scorso- una splendida interpretazione de "Il Giudizio Universale" di Perosi). Ben pochi, però, sanno che in questa sala è presente un grande organo e sono pochissimi (a parte qualche addetto ai lavori) coloro che hanno avuto il piacere di "intravederlo" dietro al maestoso gruppo scultoreo in bronzo (opera di Pericle Fazzini) che con i suoi centoquaranta metri quadrati di superficie costituisce l'imponente fondale del palco. Questo perchè il grande organo è posto dietro alla scultura e solitamente, inoltre, è anche nascosto da un pesante cortinaggio che lo occulta totalmente.
L'aula "Nervi" (ma il suo nome corretto è "Aula Paolo VI" o, più comunemente, "Aula delle Udienze Pontificie") prende questo nome dal suo progettista, Pier Luigi Nervi, ingegnere ed architetto italiano tra i più celebrati a livello mondiale che operò a partire dagli Anni Trenta del secolo scorso e fino alla sua morte, avvenuta a Roma nel 1979 pochi anni dopo aver completato quest'opera, che rimane la massima espressione del suo genio, a cui si devono tante altre importanti realizzazioni sia in Italia (Palazzetto dello Sport di Roma, Stadio "Franchi" di Firenze, Teatro Augusteo di Napoli, Palazzo dele Esposizioni "Italia 61" di Torino, la progettazione delle strutture in cemento armato del "Palazzo Pirelli" di Milano, ecc.) che all'estero (Palazzo UNESCO a Parigi, Stazione degli Autobus a New York, grattacielo "Australian Square" di Sidney, ecc.).
L'Aula Paolo VI del Vaticano è sicuramente la massima espressione artistica di questo geniale architetto, che in essa esprime in modo totale tutta la sua bravura ed esperienza. Costruita tra il 1966 ed il 1971 (il progetto fu commissionato a Nervi nel 1964 da Papa Paolo VI, a cui è ovviamente intitolata), questa struttura (che racchiude anche un forte richiamo alla corrente "razionalista") è stata concepita utilizzando un modello architettonico "a conchiglia" (a proposito: la conchiglia è il simbolo della Chiesa pellegrina sulla Terra ed è presente nello stemma del Pontefice Emerito Benedetto XVI) che le consente di non risentire delle sollecitazioni causate del terreno argilloso su cui è "appoggiata" e, contemporaneamente, di poter adottare al meglio tutte le particolarità proprie della sala d'ascolto "perfetta".
Dotata di una capienza enorme (novemilaseicento posti a sedere oppure quattordicimila persone in piedi con una cubatura totale di oltre duecentomila metri cubi), l'Aula "Nervi" fu inaugurata il 30 Giugno 1971 e da quel giorno ha sempre svolto la sua funzione principale di Aula delle Udienze per i pellegrini oltre, come abbiamo già detto, all'utilizzo per particolari manifestazioni concertistiche (anche di musica pop e leggera) di altissimo livello. Nell'anno 2008 tutto il fabbricato è stato reso più "ecologicamente compatibile" con l'installazione di oltre duemila pannelli fotovoltaici sulla copertura che, attualmente, arrivano a fornire oltre un quarto del suo fabbisogno energetico.
 Sala Nervi Vaticano All'epoca della sua inaugurazione la sala era già stata dotata del grande organo, realizzato l'anno precedente da Mascioni, che allora ne costituiva l'imponente sfondo; solo alcuni anni dopo (nel 1977) fu installata la gigantesca scultura bronzea di Fazzini (che rappresenta la Resurrezione di Cristo da un sepolcro immaginato come il cratere causato da un'esplosione nucleare) che ne occulta la visione.
Una delle particolarità più curiose di questa sala è il fatto di trovarsi "a cavallo" tra il territorio dello Stato Vaticano e quello della Repubblica Italiana, specificatamente in quella parte di suolo di proprietà dell'Italia ma caratterizzata dalla cosidetta "extraterritorialità", istituita con i Patti Lateranensi del 1929 (poi rivisti con il "Nuovo Concordato" del 1984), che consente a questi territori, tra cui diverse basiliche romane (Santa Maria Maggiore, San Giovannni in Laterano, San Paolo fuori le Mura, ecc.) e diversi palazzi di istituzioni capitoline (Ospedale Bambino Gesù, Pontifici Seminari Maggiore e Minore, Propaganda Fide, Palazzo del Laterano, Pontificio Istituto di Musica Sacra, residenza pontificia di Castel Gandolfo, impianti di trasmissione della Radio Vaticana a Ponte Galeria, ecc.), di essere considerati, secondo le regole del Diritto Internazionale, esattamente come i territori su suolo italiano occupati dalle Ambasciate dei Paesi stranieri (su cui le autorità italiane non hanno alcun potere). Per la precisione, riguardo all'Aula Nervi, il palco ed il retropalco -compreso l'organo- si trovano all'interno della Città del Vaticano mentre la platea, le altre parti dedicate al pubblico e l'ingresso principale si trovano in territorio italiano "extraterritoriale". Alcuni commentatori "maligni" hanno ipotizzato che questo particolare sia stato "voluto" per fare in modo che il Pontefice, anche quando presiede le udienze, non esca mai dal territorio del suo Stato; noi preferiamo pensare che si tratti di una pura casualità, così come riteniamo pura idiozia l'ipotesi, apparsa abbastanza recentemente su alcuni canali socialmedia di carattere "complottista", che, con l'ausilio di improbabili fotomontaggi, ipotizza di intravvedere nelle linee architettoniche della sala e della scultura bronzea di Fazzini richiami alla figura del serpente.
 Sala Nervi Vaticano L'organo è, come abbiamo detto, sistemato sul fondale del palco in una cavità che ne agevola la direzione del suono verso la sala. Si tratta di un grande strumento sviluppato -come accade quasi sempre in occasione di auditoriums e sale da concerto- in orizzontale. Come in tanti altri organi di simile concezione e costruzione installati nello stesso periodo in altre sale italiane (ad esempio negli Auditoriums RAI), esso è privo di "cassa" e presenta le varie parti quasi interamente "a vista", con serie di canne di facciata (anche realizzate con metalli di diverso colore) in stile ceciliano organizzate architettonicamente in modo da delineare anche visivamente le varie sezioni dello strumento. Tutta la "facciata" dell'organo è illuminata in modo che -nei rari eventi in cui esso viene "svelato" aprendo i tendaggi- rimanga come vista di sfondo e non vi vengano proiettate ombre dalla scultura della "Resurrezione" che gli sta davanti. Realizzato con trasmissione elettrica, è dotato di una consolle mobile con cinque tastiere e pedaliera abitualmente occultata in una rientranza del palco sul lato sinistro. L'impostazione utilizzata da Mascioni è concettualmente la stessa dell'organo del salone del Pontificio Istituto di Musica Sacra, e prevede sei sezioni (Positivo, Grande Organo, Recitativo, Solo, Eco e Pedale) a cui è stato aggiunto un settore di Pedale esclusivamente dedicato all'Organo Eco. Lo strumento conta 103 registri nominali, pari a 137 reali ed alcuni registri meccanici (quattro Tremoli, Arpa e Campane). La composizione fonica è tipica degli organi "eclettici" dell'epoca ma evidenzia una particolare attenzione per le timbriche più spiccatamente italiane.
Il suono di questo strumento è pressochè sconosciuto poichè l'organo viene utilizzato poco, principalmente in casi particolari come le riunioni plenarie del Sinodo dei Vescovi in cui accompagna i canti nell'ambito delle parentesi liturgiche; poche sono anche le occasioni in cui viene usato in ambito strettamente musicale ed i rari concerti in cui esso fa sentire la sua voce sono quasi sempre, se non esclusivamente, eventi non aperti al pubblico e strettamente riservati a cui si può accedere solo se muniti di invito personale. Per questi motivi non esistono video o registrazioni sulla grande rete. L'unica fonte presso cui è sicuramente reperibile materiale fonico relativo a questo strumento è la Radio Vaticana.
In occasione delle diverse performances musicali che hanno luogo durante le udienze od i convegni in cui spesso si esibiscono gruppi corali o musicali provenienti dalle diverse parti del Mondo, viene solitamente utilizzato un piccolo organo positivo costruito da Chiminelli nel 2010.
Di seguito la disposizione fonica:

I - Positivo

Principale 8
Corno di Camoscio 8
Corno di Notte 8
Ottava 4
Flauto a Cuspide 4
Nazardo 2-2/3
Quintadecima
Flautino Dolce 2
Terza 1-3/5
Larigot 1-1/3
Piccolo 1
Ripieno 4 file
Ripieno 3 file
Voce Umana 8
Tromba Dolce 8
Cromorno 8
Tremolo
Arpa
Campane
II - Grande Organo

Principale 16
Principale Primo 8
Principale Secondo 8
Ottava Prima 4
Ottava Seconda 4
Duodecima
Quintadecima
Decimanona
Vigesimaseconda
Ripieno Grave 5 file
Ripieno Acuto 4 file
Sesquialtera
Flauto Traverso 8
Bordoncino 8
Flauto Camino 4
Cornetto Combinato
Tromba 16
Tromba 8
Trombina 4
Dulciana 8
Arpa
Campane
III - Recitativo

Principale 8
Ottava 4
Quintadecima
Ripieno 5 file
Bordone Dolce 16
Bordone Dolce 8
Flauto Aperto 8
Flauto Ottaviante 4
Flauto in XII
Flagioletto 2
Decimino 1-3/5
Gamba 8
Salicionale 8
Voce Celeste 8
Controfagotto 16
Tromba Armonica 8
Oboe 8
Trombina 4
Tremolo
Arpa
Campane
IV - Solo

Diapason 8
Ottava 4
Ottavina 2
Mistura 5 file
Clarabella 8
Flauto Dolce 4
Cornetto 3 file
Viola d'Amore 8
Tromba a Squillo 8
Corno Inglese 8
Clarinetto 8 8
Chiarina 4
Tremolo
Arpa
Campane
V - Eco

Principalino 8
Ripieno Etereo 3 file
Corno di Notte 8
Flauto in Eco 4
Flauto a Becco 2
Dulciana 16
Fugara 4
Voce Eterea 2 file
Voce Corale 8
Cornamusa 8
Tremolo
Arpa
Campane
Pedale

Gravissima 32
Contrabbasso 16
Principale 16
Basso 8
Principale 8
Corno di Camoscio 8
Ottava 4
Superottava 2
Ripieno 6 file
Bordone 16
Bordone 8
Bordoncino 4
Flauto 4
Bombarda 16
Tromba 16
Controfagotto 16
Trombone 8
Fagotto 8
Clarone 4
Fagotto 4
Claroncino 2
Campane

Pedale di Eco

Basso di Eco 16
Armonica 16
Bordone di Eco 8
Dolce 8




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