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L'organo della Parrocchia dei SS. Nabore e Felice di Stradella (Italia)

di Federico Borsari




 Organo Serassi Stradella Oggi ci occupiamo di un bell'organo, realizzato dai Serassi in due riprese, nel 1797 e nel 1839, inaugurato (come molti altri strumenti costruiti da Serassi in quel periodo) da Padre Davide da Bergamo nel Giugno del 1840 e recentemente (2013) restaurato.
La catalogazione ufficiale di questo strumento porta la data del 1839 con il numero di opus 544. In realtà, esso è il risultato di un ampliamento-rifacimento di un precedente strumento, che era stato realizzato da Giuseppe Serassi ("il giovane") nel 1797 in sostituzione di un precedente organo che non era più in grado di funzionare ed assolvere i suoi compiti. Lo strumento di Serassi, già allora di ragguardevoli dimensioni e che contava poco più di duemila canne, fu sistemato, come l'organo precedente, in presbiterio, in cornu Evangelii e svolse egregiamente il suo compito per quasi quarant'anni, periodo durante il quale fu anche sottoposto -nel 1818- ad alcuni lavori di sistemazione ed ampliamento realizzati da Carlo Serassi. Nel 1834, mentre erano in corso trattative tra la Parrocchia ed i Serassi per un ulteriore ampliamento, il crollo del campanile della chiesa (causato da una robusta suonata "a distesa" delle campane) semidistrusse parzialmente la facciata e la parte anteriore della navata; fortunatamente l'organo -che era in presbiterio- non fu danneggiato e così, dopo qualche anno, una volta ricostruita la parte di tempio crollata, si ripresero le trattative e fu commissionato l'organo nuovo, che però di nuovo aveva solamente quasi trecento canne mentre il corpo fonico "grosso" dello strumento rimase quello precedente del 1797.
Per l'occasione, si decise la sistemazione dell'organo su una tribuna in controfacciata con annessa ampia cantoria e lo strumento venne racchiuso in una artistica cassa lignea appositamente costruita e che presenta un'ampia campata centrale e due campate minori laterali, queste ultime con "montre" di sette canne mute ciascuna.
 Organo Serassi Stradella L'organo, a trasmissione interamente meccanica, ha due tastiere (una corrispondente all' "Organo Principale" e l'altra azionante l' "Organo di Risposta o in Eco"). Le canne dell'organo eco sono poste, come tradizione vuole, in uno scompartimento posto nella base della cassa a sinistra della consolle e munito di griglia espressiva mentre anche in quest'organo i Serassi hanno adottato la sistemazione delle canne dell' Oboe Soprani in "Brustwerk", immediatamente al di sopra della consolle, esaltandone così le caratteristiche di voce solistica.
Le tastiere contano ognuna sessantasei tasti e presentano la tipica "controttava corta". I registri sono azionati dalle classiche "manette" poste a destra della consolle su due file, azionanti i registri dell Organo Principale e dagli altrettanto tipici "pomelli" sistemati a sinistra ed azionanti i registri dell'Organo in Eco.
La pedaliera originale era corta ed inclinata con 12 note suonanti; la pedaliera attuale è invece retta con 24 note la cui seconda ottava ritornella le originali dodici. Molto interessante è l'apparato di manticeria, imponente ed importante, che conta ben sette mantici sistemati in un vano appositamente ricavato nella soffitta della navata laterale destra.
E' da notare una curiosità. Pochi anni dopo la sua costruzione, l'organo iniziò a risentire pesantemente delle vibrazioni ed oscillazioni che il costante ed intenso traffico di carri pesanti nella via antistante causava e che provocava scordature, danneggiamenti ed altri problemi. Per ovviare a questo inconveniente, la Parrocchia fece inserire nel tratto di strada posto di fronte alla chiesa due "carreggiate" di possenti lastre di marmo su cui vennero fatti transitare i carri e che "assorbivano" così le vibrazioni, eliminando il problema.
Nei decenni seguenti l'organo sarà sottoposto ad alcuni interventi sia di pulizia che di "aggiornamento" che lo porteranno alla situazione attuale, che conta più di duemilatrecento canne. Tra questi lavori sono da citare una pulizia-restauro effettuata dai Serassi nel 1862, un analogo intervento di Lingiardi del 1904 nell'ambito del quale fu anche sostituita l'originale pedaliera con quella attuale, un intervento di Gandini nel 1921, una manutenzione straordinaria di Pedrazzi nel 2004 ed, infine, il restauro completo, operato nello scorso anno 2013 dalla Fabbrica Artigiana Organi da Chiesa di Sergio Castegnaro, che ha riportato allo splendore fonico-timbrico originale questo importante ed interessante strumento, che è ritornato a far sentire le sue splendide sonorità sia nell'ambito squisitamente liturgico a cui è deputato, sia nell'ambito concertistico che più gli è congeniale, quello della musica italiana dell'Ottocento.

Di seguito la composizione fonica:

Organo in Eco

Principale Bassi
Principale Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Quintadecima
Ripieno 3 file
Sesquialtera
Cornetto Soprani
Flauto in Ottava Soprani
Cornamusa Soprani
Arpone Bassi
Violoncello 4 Bassi
Violoncello 16 Soprani
Grande Organo

Tromboni 12
Corni di Tuba Dolce Soprani
Cornetto Secondo Soprani
Fagotto Bassi
Trombe 16 Soprani
Corno Inglese Soprani
Oboe Soprani
Violone Bassi
Viola Bassi
Flutta Soprani
Violino Dolce Soprani
Flauto a Camino Soprani
Flauto in Ottava
Violetta Bassi
Flagioletto Bassi
Ottavino Soprani
Voce Umana
Timballi in tutti i toni

Campanelli
Rollante
Grande Organo

Principale 16 Bassi
Principale 16 Soprani
Principale I Bassi
Principale I Soprani
Principale II Bassi
Principale II Soprani
Ottava Bassi
Ottava Soprani
Ottava Seconda
Duodecima
Quintadecima
Decimanona
Vigesimaseconda
Vigesimasesta-nona
Trigesimaterza-sesta
Quadragesima-terza
Sesquialtera
Ripieno al Pedale
Contrabbassi I
Contrabbassi II
Bassi Armonici



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