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Michel Corrette




 Michel Corrette
Stando alla storiografia musicale ufficiale francese, la figura di Michel Corrette ha cominciato ad essere rivalorizzata a livello internazionale solamente nel 1967, grazie ad uno studio effettuato presso l'Università statunitense dell'Indiana mentre il primo saggio approfondito sulla sua opera organistica pare abbia visto la luce alla Sorbona nel 1979. Ma già nei primi decenni del Novecento questo musicista aveva interessato l'ambiente musicale francese, tanto che nel 1937 Milhaud scrisse la sua "Suite d'après Michel Corrette", che traeva spunto dalla sua Prima Suite dell' Opera 5.
Michel Corrette era il quinto figlio -e primo maschio- degli otto figli che componevano la discendenza di Gaspard Corrette, altro famosissimo organista che dopo essere stato amico e sostituto di Boyvin alla consolle di Saint Herbland, fu nominato titolare a Saint Jean nel 1711 e mantenne grandissima fama grazie alle sue apprezzatissime composizioni non solo organistiche. Nato a Rouen il 10 Aprile 1707, Michel apprende presto dal padre l'arte musicale, tanto che all'età di tredici anni lo eguaglia come organista e strumentista. La famiglia si trasferisce così a Parigi con lo scopo di far proseguire il giovane Michel nei suoi studi musicali ed è proprio a Parigi che egli approda alla conoscenza ed all'amicizia di alcuni dei grossi calibri musicale di quel tempo tra cui Dandrieu e Marchand. Ben presto il giovane Corrette inizia a farsi largo nel panorama musicale parigino grazie alle sue indubitabili e spiccatissime qualità. Nel 1726 partecipa, assieme a Touthain e Thomelin al concorso per la consolle dell'organo della chiesa di S.te Madeleine en la Cité e la giuria, composta da Dornel e Clérambault, ha il suo bel daffare per scegliere il nuovo organista -che sarà Touthain- tra tre personaggi che dimostrano di essere tutti preparatissimi e musicisti con i fiocchi. Corrette non si scompone per la sconfitta e, conscio delle sue possibilità, si dedica alla musica orchestrale e l'anno seguente pubblica le sue prime Sonate Op. 1; nel contempo viene ingaggiato come Direttore d'orchestra presso il teatro St.Laurent dove, dal 1732 al 1739, compone tutti gli arrangiamenti e le musiche di scena, conquistando l'apprezzamento del pubblico e della critica soprattutto per i suoi "Concertos comiques", che rappresentano il cavallo di battaglia del teatro di quell'epoca.
Convolato a giuste nozze, Michel Corrette diversifica i suoi interessi musicali, dedicandosi anche alla musica religiosa, utilizzando con intelligenza e sobrietà alcune delle forme musicali dei Concertos Comiques. Nascono così i suoi Concerti Natalizi, che diventeranno subito famosissimi ed in cui egli basa ogni movimento su di un'aria popolare sulla quale egli costruisce piacevolissime e raffinatissime variazioni. Il primo di questi "Noëls" Michel Corrette lo compone nel 1731 e subito il successo è strepitoso; gli fanno seguito alcuni Concerti Spirituali, composti secondo la stessa formula, dell'anno seguente che lo consacrano alla fama nazionale ed internazionale, tanto che il suo nome viene inserito nel "Musikalisches Lexicon" di Johann Gottfried Walther, edito a Lipsia nello stesso anno.
Nel 1734 ritroviamo Michel Corrette, ormai famoso e celebrato, organista al "Temple" di Parigi, una specie di cittadella -meta di pellegrinaggi devoti- risalente al tempo delle Crociate cinta da mura fortificate posta al centro di Parigi ed assolutamente indipendente giuridicamente dal resto della città. Il "Temple", infatti, era stato edificato dai Templari e, dopo la loro sopressione, destinato ai Cavalieri di Malta, che nominavano periodicamente il loro Priore tra i Nobili di Francia. Quando Corrette diventa organista al Temple, il Priore è il Duca d'Orléans, a cui poi succederà il Principe di Conti (da noi meglio noto come "Principe di Condé"). Per questo motivo Michel Corrette viene spesso erroneamente definito, anche in trattati musicali molto noti, come "Organista del Duca di Orléans e del Principe di Condé", mentre in effetti egli non svolse mai questa attività presso le Corti di questi Nobili, bensì presso la chiesa del Temple di cui essi erano Priori.
Nel 1738 sembra che Corrette sia stato contattato dai Gesuiti per diventare organista presso la loro chiesa, una splendida costruzione barocca talmente sovraccarica di decori ed ornamenti che persino Bernini, nel 1665, dopo averla visitata, ne rimase sfavorevolmente impressionato. Ma è solo nel 1741 che Corrette diventerà organista ufficiale presso i Gesuiti, pubblicando per l'occasione il suo notissimo "Livre des Noëls" assieme all'opera organistica di Zipoli, che a quel tempo era organista dei Gesuiti di Roma. Iniziando l'attività di organista e direttore musicale presso i Gesuiti, Corrette deve forzatamente limitare i suoi impegni teatrali e la conseguenza non si fa attendere: ben presto l'Opera-Comique, che dalla sua musica traeva il successo, deve chiudere i battenti nel 1745.
Inizia a questo punto il periodo più fecondo e roseo dell'attività musicale di Michel Corrette. A fianco della sua attività organistica, egli si cimenta anche con la composizione vocale. Risalgono a questo periodo gli imponenti e meravigliosi motetti "Laudate Dominum", "Levavi Oculos" e "Lauda Jerusalem". In questo periodo Corrette effettua anche un viaggio in Inghilterra, dove conosce Haendel e dove rimane affascinato dai suoi Concerti per Organo ed orchestra e da cui ottiene la licenza per la pubblicazione in Francia. Contemporaneamente prosegue nell'attività di insegnante che aveva intrapreso già da diverso tempo fondando una scuola musicale che di anno in anno assume sempre più importante rilevanza non solo a Parigi ma in tutta la Francia. Ma Corrette non disdegna neppure l'attività di editore musicale. Pubblica diverse opere musicali di Lully e di Campra e diversi saggi, tra cui un "Catalogue de la musique italienne" che dimostra il suo interesse per le opere strumentali del nostro Paese. Questa attività editoriale lo porterà, negli anni seguenti, ad un contenzioso con Miroglio e Peters, contenzioso che dopo anni di cause, si risolverà a favore dei due editori stranieri.
Nel 1762, a causa di uno scandalo "commerciale" (furono infatti accusati di traffico clandestino di zucchero dalla Martinica), i Gesuiti furono scacciati da Parigi e la loro chiesa fu aggregata a quella di Sainte Catherine. In seguito, in quei locali fu dapprima sistemata la Biblioteca Civica e, con la Rivoluzione, la chiesa fu destinata a Tempio della Ragione. Con la cacciata dei Gesuiti, Corrette perde il posto di organista, ma la sua attività poliedrica ed incessante prosegue a pieno ritmo. I suoi Concerti di Natale ed i suoi spettacolari Motetti continuano a risuonare nelle chiese di Parigi ed egli rimane sempre e comunque uno dei musicisti più acclamati e, soprattutto, più amati dal popolo. E sarà proprio questa affezione che il popolo nutre per lui che gli consentirà di affrontare la Rivoluzione non solo senza problemi ma, addirittura, diventandone uno dei protagonisti musicali.
A questo proposito, molti storici e musicologi hanno definito Corrette una specie di voltagabbana musicale; d'altra parte, passare dal servizio dei Gesuiti al servizio della Rivoluzione è un bel voltafaccia. Ma la storiografia più accurata gli ha sempre riconosciuto, vuoi per la sua estrazione popolana che per la sua innata simpatia per la musica popolare (che egli utilizzava sempre nelle sue opere), una spiccata estraneità alle vicende dell'aristocrazia. Comunque sia, allo scoppio della Rivoluzione lo vediamo sinceramente entusiasta per le nuove idee di uguaglianza e di libertà che pervadono tutta la Francia. Corrette compone diverse opere di carattere "rivoluzionario", sempre basate sulle arie popolari che amava, tra cui spicca una "Ciaccona del Terzo Stato", una "Sinfonia sul Ça Ira", il "Triomphe de la Garde Nationale" ed una serie di "Ariettes Militaires" che vengono pubblicate nominandolo come "Organista del Temple" il che, per un Rivoluzionario, è tutto dire.
Michel Corrette vive i primi anni rivoluzionari come l'alba di un'era nuova per la Francia e per l'umanità. Comincerà a nutrire qualche dubbio in merito quando vedrà le chiese distrutte e saccheggiate ed i magnifici organi, capolavori dell'organaria francese dei secoli d'oro, fatti a pezzi e bruciati nelle piazze. Solamente nel 1794, dopo la caduta di Robespierre, vedrà profilarsi all'orizzonte un periodo forse migliore, ma non farà in tempo a conoscerlo, poichè morirà il 21 Gennaio 1795 alle nove della mattina.
La produzione musicale di Michel Corrette testimonia, per quantità e qualità, la grandezza di questo esponente della musica francese dei secoli d'oro. Egli, come abbiamo visto, si dedicò a tutti i generi musicali, dalla musica per teatro comico ai Motetti Vocali, dalla musica per clavicembalo ai Concerti per Organo ed orchestra, dai Concerti di Natale ai Magnificat, dalle opere teoriche e propedeutiche alle opere "Rivoluzionarie", dimostrando un'ispirazione ed una fantasia inesauribili. Tutta la sua produzione è caratterizzata da un continuo ed incessante riferimento alla musica popolare o, per meglio dire, a quella musica che coglieva nelle canzoni popolari la sua ispirazione. Le musiche da lui composte per l'Opera Comica riportarono fin da subito enormi successi per il fatto che egli utilizzava a piene mani quei temi che la gente comune canticchiava in strada. E questo procedimento di trasposizione dei temi musicali più noti anche nelle musiche di tipo spiccatamente religioso gli valsero quella splendida fama che egli non tradì mai. Ma questa non fu certamente l'unica caratteristica della sua produzione musicale. Egli dimostra di essere un perfetto conoscitore delle forme classiche, che impiega con maestria e perizia, come dimostra proprio nel suo Primo Concerto di Natale, dove realizza una splendida fuga sul tema gregoriano del "Christe Redemptor". Ma egli dimostra anche di essere profondo conoscitore della musica dei secoli passati e di quella dei suoi contemporanei, ed è sintomatico che i suoi splendidi e gradevolissimi Concerti per Organo ed Orchestra, composti dopo aver conosciuto ed apprezzato Haendel, richiamino molto spesso movimenti spiccatamente vivaldiani. Per quanto riguarda le sue opere più famose, i Noels, egli si rifà invece ad una tradizione molto antica, quella dei "Misteri" medievali e traghetta questa tradizione nella sua epoca, trasformandola in quelli che saranno poi i grandiosi Concerti di Natale, dove, addirittura, la gente arriverà a pagare un salato biglietto di entrata pur di potervi assistere. La sua produzione per organo si articola in Suites articolate sui versetti del Magnificat, ognuno dei quali viene trattato in un modo formale differente, come tradizionalmente si faceva nella musica organistica di quel tempo. Ecco quindi che le Suites si aprono e chiudono sempre con due "Plein Jeu", all'interno dei quali si dipanano altri brani in Duo, in Trio, i famosi "Récits", che Corrette dedica prevalentemente al registro della Tromba o dell'Oboe. Ma pur rimanendo saldamente ancorato alla forma tradizionale, Corrette inserisce in queste opere alcune novità che lo distaccano sensibilmente dagli altri autori dell'epoca. Egli inserisce infatti diverse novità di carattere timbrico, inserendo le "Musettes", cioè l'imitazione degli omonimi strumenti popolari molto in voga in quel tempo, così come non disdegna di stupire talvolta l'ascoltatore con gli effetti di "Tonnerre", realizzati con la tecnica dei clusters (che aveva già impiegato in alcuni brani per clavicembalo). Analogamente, egli comincia a modificare le tavolozze timbriche degli amalgami fino ad allora utilizzati. E' lui, infatti, che comincia a rendere più "robusto" l'insieme delle Voix Humaines, così come molto spesso basa i suoi brani esclusivamente sui registri di Flauto, denominandoli "Concertos de Flutes", oppure affianca agli insiemi delle Ancie anche i registri di fondo, cosa fino ad allora molto rara. Ma anche formalmente egli trova alcune strade innovative. Trasporta all'organo, infatti, molti generi che prima di allora erano prerogativa di altri strumenti. Ecco, quindi, che compaiono i "Tambourin", brani ritmici caratterizzati dalla ossessiva ripetizione della nota di Tonica, così come fanno la loro comparsa i "Carillons", quei brani che simulano il suono delle campane e che da allora diventeranno una forma musicale organistica prettamente e spiccatamente francese.
Michel Corrette si rivela, quindi, come un musicista interessantissimo e ricco di sorprese, e mano a mano che si conosce ed apprezza la sua figura e la sua opera ci si rende conto di quanta importanza egli abbia avuto nel panorama musicale francese del Settecento. Sicuramente egli fu, musicalmente ed umanamente parlando, forse il più "popolare" tra i musicisti "aristocratici" di Francia e l'opera di riscoperta e valorizzazione della sua produzione, che da qualche decennio è in corso non solo in Francia, ci sta facendo riscoprire e gustare una musica sempre gradevolissima, pervasa da un brio e da un'originalità che la rendono particolarmente adatta a rappresentare la sua epoca al pari, e talvolta forse anche più, di quella di tanti altri autori di quel periodo più famosi e celebrati.



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