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Gabriël Verschraegen




 Gabriël Verschraegen
Tempo fa, su queste stesse pagine abbiamo recensito un disco di musica organistica eseguita all'organo della Sint Baafskathedraal di Gent (Gand), nel quale era inserito anche uno dei brani più conosciuti di Verschraegen, la Passacaglia per organo. In questa pagina vogliamo ricordare la figura di questo musicista e compositore belga (o, per meglio dire, fiammingo), che per quarant'anni è stato un punto di riferimento per la musica organistica -e non solo organistica- nord europea.
Gabriël Verschraegen nasce nel 1919 nelle Fiandre. Fin da giovanissimo dimostra una spiccatissima sensibilità musicale ed inizia i suoi studi musicali, dapprima al Lemmensinsituut di Mechelen (Malines) e poi al Conservatorio Reale di Musica di Gent (Gand) sotto la guida del grande Flor Peeters.
Diplomatosi giovanissimo in organo e composizione organistica, all'età di soli venticinque anni viene nominato organista titolare presso la Sint-Baafskathedraal di Gent (Gand) e solamente quattro anni dopo subentra allo stesso Flor Peeters nell'incarico di docente di organo presso il Conservatorio della stessa città, presso cui svolgerà un'intensissima attività e del quale assumerà la direzione nel 1968.
Accanto all'attività didattica, dalla cui frequentazione usciranno tutti i maggiori esponenti dell'attuale concertismo organistico nord-europeo, tra cui Edward De Geest e Johan Huys, Verschraegen svolge una fecondissima attività di compositore, non solo legata all'organo, ma che spazia anche in altri ambiti, come la musica corale, strumentale e per formazioni cameristiche. Nel contempo, a lui si deve una graduale, paziente ma profondissima opera di approfondimento storiografico e filologico del panorama musicale organistico europeo. Nel 1946 organizza il primo Festival Organistico a Gent e nel 1951 lo troviamo organizzatore del Congresso Internazionale Organistico di Tongerloo, Congresso che si ripeterà poi nel 1958 con enorme successo. Verschraegen è anche tra i fondatori ed organizzatori del Concorso Internazionale Organistico "Johann Sebastian Bach" che ebbe luogo nel 1955, 1958 e 1963, concorso a cui nel 1957 egli volle affiancare anche un Premio di Improvvisazione organistica.
Apprezzatissimo organista liturgico, attività a cui non venne mai meno, Gabriël Verschraegen è stato anche un grande interprete e concertista. La sua attività artistica lo ha portato a svolgere più di mille concerti in tutto il Mondo, dove ha riportato lusinghieri successi e speciali apprezzamenti da parte della critica.
Deceduto nel 1981, Verschraegen è considerato una delle figure di spicco del panorama musicale fiammingo e nord-europeo del secolo scorso. Come organista egli ha seguito un lungo e meditato percorso di maturazione che lo ha portato da un tipo di esecuzione legata soprattutto agli stilemi della scuola organistica Lemmensiana, caratterizzata da un legato molto accentuato, ad una ricerca di un linguaggio espressivo che mano a mano si è concretizzato in una tecnica interpretativa in cui un'articolazione più netta ed un tocco più vivace, applicati soprattutto alla musica più antica ed al contrappunto, hanno rappresentato la base su cui Verschraegen ha fondato una grande opera di rivalutazione e revisione della tecnica organistica fiamminga, opera di cui hanno beneficiato i suoi allievi e che, affiancandosi ai vari movimenti europei di approfondimento filologico dell'organo e della sua musica, sta producendo ora i suoi effetti nell'ambito della ricerca organologica mondiale.
Come compositore, Gabriël Verschraegen, ha manifestato ben presto un preciso ideale stilistico che egli stesso determinava con queste parole: "E' ora di finirla con il Romanticismo. Adesso è venuto il tempo per un linguaggio moderno che ponga le sue basi sullo stile dell'epoca barocca e che mantenga le sue caratteristiche di purezza e naturalezza. Il mio ideale stilistico è il seguente: costruzioni formali solide, contrappunto allo stato puro, linee melodiche chiare, scrittura il più possibile lineare e, sopra a tutto il resto, ci deve essere il predominio della melodia."
E le sue composizioni, soprattutto quelle organistiche, rispecchiano fedelmente questi principi, attingendo la tecnica contrappuntistica da Bach e da Reger, il neoclassicismo da Hindemit e molta ispirazione tematica dal Canto Gregoriano, il tutto filtrato da quella particolare atmosfera musicale, propria delle Fiandre, che ne rendono le composizioni inconfondibili e particolari proprio come i quadri dei grandi maestri fiamminghi.



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