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Angelo Burbatti




 Angelo Burbatti
E' inutile che andiate a cercare questo personaggio nell'Enciclopedia della Musica perchè, semplicemente, non c'è. Ma se andate a Montalto Dora, nel Canavese, troverete un Anfiteatro Comunale a lui dedicato, così come se andate a Pont St.Martin il giorno di Carnevale, potrete ascoltare, suonato dalla banda, l'inno al Carnevale da lui composto. Ad Ivrea, poi, è ricordato non solo per essere stato organista presso il Duomo per quasi quarant'anni, ma anche, e soprattutto, per aver "ridotto" per canto e pianoforte il celebre (anche qui!) Inno al Carnevale, composto nel 1858 da Lorenzo Olivieri.
Angelo Burbatti è una di quelle figure minori della musica che, pur non essendo mai assurte ad una fama che varcasse i confini della loro zona, hanno contribuito a "fare" la storia della musica in un periodo abbastanza confuso e movimentato come il Primo Novecento, dove da una parte si chiudevano i capitoli postromantici per aprire nuovi orizzonti popolati dalla modernità incalzante.
L'occasione per parlare di Angelo Burbatti ci viene da una recente produzione discografica delle Edizioni Leonardi di Milano a lui dedicata, che vede alla consolle il magistrale Roberto Cognazzo mentre la parte vocale è affidata al bravo soprano Antonella Bertaggia. In questo disco, che fa parte dell'ormai rinomatissima collana dedicata agli antichi organi del Canavese e che consigliamo vivamente ai nostri amici lettori, possiamo avere una splendida rappresentazione della personalità musicale di questo autore, intrisa di musicalità genuina e spontanea, calda ispirazione ed ampio respiro.
Nonostante che Burbatti fosse un autodidatta, già fin da ragazzo si dedicò con grande intensità alla musica, svelando capacità ed attitudini spiccatissime. Un assiduo studio della musica strumentale, sinfonica ed operistica (effettuata anche copiando di pugno, nota per nota, opere intere) lo indirizzò verso uno stile musicale che prendeva le mosse dall'Opera ottocentesca. Egli, di suo, ci mise uno spirito musicale che affondava le radici nelle tradizioni musicali della sua terra.
Nato nel 1868 e dedicatosi fin da giovanissimo alla pratica del pianoforte e dell'organo, si mise subito in luce per le sue qualità, che lo portarono a conseguire il Diploma di abilitazione all'insegnamento del canto corale presso il Conservatorio di Milano. Nel 1905 venne nominato organista titolare presso il Duomo di Ivrea, carica che mantenne fino alla sua morte.
La sua attività, che ricalca quella di tante figure "minori" della musica, si svolse in diversi ambiti. Il servizio liturgico e la direzione di coro erano solo una parte del suo lavoro. Egli era un valente insegnante di pianoforte e di canto, così come anche le "riduzioni" di opere liriche erano una sua specialità. Svolgeva poi attività di pianista accompagnatore presso il Teatro Giacosa e fu uno dei primi "commentatori" al pianoforte delle prime pellicole cinematografiche. In tutte le sue attività diede prova di una grandissima professionalità, supportata da quel suo particolare spirito musicale che gli consentiva di rivelarsi perfetto organista, brillante pianista e rigoroso insegnante.
Come organista si dimostrò dotato di un'ottima tecnica, che trasferì nelle sue composizioni. La sua produzione, in questo campo, è caratterizzata da una serena religiosità e da un carattere di velato intimismo che rende le sue opere per organo deliziosamente gradevoli e sempre misurate, senza per questo tradire l'innata melodiosità che caratterizza tutta la musica di Angelo Burbatti.
La sua produzione musicale comprende circa quattrocento titoli, che spaziano dalla musica sacra a quella vocale, da quella strumentale alla trascrizione, e rappresenta una splendida testimonianza della sua personalità musicale e della sua fertilissima creatività e vena artistica.
Dopo una vita intera vissuta con e per la musica, Burbatti si spense ad Ivrea nel Settembre del 1946. Sconosciuto al mondo della "Grande Musica", il suo ricordo rimane nella sua terra, che lo apprezza ancora oggi per la sua attività infaticabile, onesta e disinteressata.
Non andate a cercare Angelo Burbatti sull'Enciclopedia della Musica perchè non lo troverete. Dovrete accontentarvi di scoprirlo nel disco a lui dedicato e lo potrete forse incontrare nella penombra del Duomo o passeggiando per le strade di Ivrea. In ogni caso, sarà un buon incontro.



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