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György Sándor Ligeti




 György Ligeti
Quando, nel 1968, uscì sugli schermi di tutto il mondo il film 2001 Odissea nello Spazio, uno dei motivi della sua popolarità e del suo strepitoso successo fu la colonna sonora, interamente basata su brani di musicisti "classici" tra cui Aram Khachaturian (Gayane Ballet Suite), Richard Strauss (l'incipit di Also Sprach Zarathustra), Johann Strauss (Danubio Blu) e György Ligeti, i cui brani tratti da Atmospheres, Lux Aeterna, Requiem e Adventures caratterizzavano i punti più importanti ed inquietanti del film.
György Ligeti, che grazie a quel film acquistò una popolarità, peraltro non voluta e del tutto erronea, come compositore di colonne sonore, è morto il 12 Giugno 2006 a Vienna.
Nato in Transilvania nel 1923, Ligeti fece i suoi primi studi musicali al Conservatorio di Kokozsvàr ma nel 1940, a causa della Seconda Guerra Mondiale, fu inviato dai Nazisti ai lavori forzati e la sua famiglia deportata ad Auschwitz, da cui ritornerà viva solo sua madre.
Questa tragica esperienza non tronca la sua passione musicale ma, anzi, ne arricchisce l'ispirazione, mescolandosi alla sua iniziale passione per la musica popolare ed etnica, che coltiverà dopo la fine della guerra, studiando con Zoltàn Kodàly e diplomandosi nel 1949.
Nel 1956, quando l'Unione Sovietica invade Budapest, Ligeti ripara a Vienna, dove si stabilisce e dove, qualche anno dopo, acquisirà la cittadinanza. E' in seguito a questa scelta di vita e di libertà che viene a contatto con i nuovi orizzonti della musica contemporanea europea, a quel tempo rappresentati da Boulez, Kagel, Berio e Stockhausen, con i quali condivide le esperienze di Darmstad e grazie ai quali viene introdotto nei vari ambienti della musica post-seriale, sperimentale ed elettroacustica, dalle quali trarrà abbondanti spunti e materiale per arricchire ancora di più la sua ispirazione e la sua musicalità. Nel 1958 la sua opera Apparitions per orchestra sorprende il pubblico per le sue caratteristiche di forte complessità e di particolarissima ispirazione. Negli anni seguenti la sua scrittura musicale si arricchisce ancora e diviene, se possibile, ancora più complessa ed articolata; a questo periodo risalgono alcune sue opere fondamentali quali il Requiem, Atmospheres il Quartetto per Archi n. 2, Glissandi ed Artikulation.
Dal 1973 al 1989 è professore di Composizione alla Musikhochschule di Amburgo ed è a partire da questo periodo che appaiono le sue opere più apprezzate, tra cui Musica Ricercata, gli Studi per Pianoforte, il Continuum per Clavicembalo ed il Poema Sinfonico per 100 metronomi, attraverso le quali appare il processo evolutivo musicale ed artistico di Ligeti il quale, pur senza averne mai sentito parlare, approda per strade diverse ad un tipo di composizione che ricorda molto da vicino quella del nostro Giacinto Scelsi, di cui abbiamo già parlato su queste pagine.
Nei primi anni Ottanta del secolo scorso Ligeti accusa i primi problemi di salute, che lo accompagneranno fino alla morte, rallentandone sensibilmente l'attività, che peraltro egli cercherà sempre di continuare, scrivendo il Trio di Corni del 1982, il Concerto per Pianoforte del 1988, i Madrigali Nonsenso del 1992 e, come ultima sua composizione, il Concerto di Amburgo, composto nel 1999 e rivisto nel 2003.
György Ligeti è poco conosciuto nell'ambiente organistico, nonostante che le sue opere per questo strumento (Volumina del 1962 e Zwei Etuden del 1967-1969) siano, assieme alle opere di Berio, Szathmary, Kagel ed Allende-Blin, due capisaldi della musica sperimentale organistica contemporanea ed abbiano aperto la strada a diversi interessanti recenti esperienze musicali.



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