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Musiche di Jeanne Demessieux eseguite da Maurizio Ciampi




Jeanne Demessieux: Six Etudes - Sept Meditations sur le Saint-Esprit
Organista: Maurizio Ciampi
Organo del Pontificio Santuario di Pompei (Italia)
CD - DDD - Stradivarius - STR 33384

Questo CD presenta due grandi opere per organo di Jeanne Demessieux, una delle più significative figure della musica organistica francese. Nata nel 1921, bambina prodigio, organista a 12 anni, allieva di Gallon e Dupré a Parigi, a 16 anni si conquista il Primo Premio in Armonia, Contrappunto e Fuga, a 18 anni il Primo Premio in Pianoforte e, a 20 anni, il Primo Premio in Organo. Dotata di tecnica assoluta e perfetta, interprete eccezionale, compositrice ed improvvisatrice di abilità ineguagliabile, diventa subito una delle più ricercate ed acclamate concertiste a livello internazionale. Innumerevoli sono le sue tournées in Europa e, soprattutto, negli Stati Uniti, dove viene acclamata tra i più grandi musicisti della sua epoca. Dal 1962 occupa il posto di organista alla Madeleine di Parigi, sedendo alla consolle del maestoso Cavaillé-Coll che fu di Cesar Franck. Innumerevoli le sue incisioni discografice e radiofoniche, tra cui una celebre integrale dell'opera di Franck che vince il Grand Prix du Disque. Muore purtroppo l' 11 febbraio 1968 mentre la sua celebrità internazionale è ai massimi livelli.
I Six Etudes sono una delle sue prime opere. Dedicati a Marcel Dupré, sono pagine di assoluta difficoltà. In questi studi viene ricercata la perfezione assoluta dell'esecuzione e della tecnica e non a torto questi pezzi sono considerati come i più difficili in assoluto dell' intero repertorio organistico.
In ognuno di essi viene trattato un aspetto della tecnica organistica sia per le tastiere che per la pedaliera ed in alcuni di essi le prestazioni anche fisiche dell'esecutore richiedono una concentrazione assolutamente totale.
Le Sept Meditations sur le Saint-Esprit risalgono invece al 1959 e rappresentano un luminoso esempio delle capacità di questa compositrice, che purtroppo viene ricordata più come interprete che come creatrice di musica. Questi brani possono servire come esempi della ricchezza espressiva, della musicalità e della fantasia che Jeanne Demessieux ha espresso in tutta la sua produzione, in cui è sempre presente una vena di ispirazione sempre nuova e sempre innovatrice, costantemente mutuata da un linguaggio che se da una parte rimane ancorato ad una formalità che spesso traspare sotto le righe, dall'altra presenta aspetti di notevole evoluzione sia stilistica che ritmica. Sotto questo aspetto Jeanne Demessieux può essere ben considerata come l'anello mancante tra la vecchia scuola organistica francese e quella contemporanea, quell'anello che avrebbe dovuto essere Jehan Alain ma che, purtroppo, non fu.
Maurizio Ciampi sfodera in questa esecuzione tutta la sua bravura e il maestoso organo di cui è titolare ben lo asseconda nella fatica. Eccellente l'esecuzione degli studi, ognuno affrontato con la giusta mentalità e con la dovuta riverenza. Ciampi li piega uno alla volta alla sua notevole bravura e il risultato è veramente entusiasmante. Le Sette Meditazioni rappresentano invece una ben più sottile insidia per l'organista. Qui non serve eseguire, bisogna interpretare, e le opere della Demessieux sono molto difficili da rendere nella giusta atmosfera. Qui possiamo dire che dall' interpretazione di Ciampi esce una Demessieux genuina e veramente giusta. L' organista entra perfettamente mello spirito delle composizioni e riesce a far parlare in francese un organo italiano, cosa peraltro difficilissima.
Ottima interpretazione, ottimo repertorio, ottimo organo, ottima incisione.
Un disco da non perdere.



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