Charles Tournemire: Symphonie-Choral Op. 69 - Symphonie Sacrée Op. 71 - Fresques Symphoniques Sacrées Op. 75-76
Organista: Georges Delvallée
Organo della Chiesa di St.Sernin di Tolosa
CD - DDD - ADDA-Radio France - 581211
Di Georges Delvallée abbiamo già parlato in occasione di una passata recensione di un disco di musiche di Robert Schumann.
Oggi parliamo di un'altra ottima e particolare incisione di questo organista. Si tratta di tre opere ancora inedite e mai
registrate fino ad ora di Charles Tournemire.
Tutti conosciamo questo autore francese e tutti, al primo ascolto di una sua composizione, siamo rimasti alquanto
stupiti da una particolarissima sua arte compositiva nonchè da una profondissima religiosità, che in pratica lo rende
quasi più 'compositore-teologico' che Olivier Messiaen. Le sue opere trasudano spiritualità, religiosità, intimismo e
suscitano nell'ascoltatore emozioni che altri compositori non riescono a fornire.
In questa incisione troviamo dapprima la Symphonie-Choral Op.69, composta nel 1935. Egli stesso la definisce come un
'immenso affresco sonoro dove si coniugano antichi corali e arte sinfonica'. L'ispirazione è chiaramente religiosa, e l'autore
lo sottolinea facendo precedere alla partitura alcuni estratti del Salmo XVIII. Si tratta di un'opera di grandissimo respiro
(dura quasi ventisette minuti) in cui l'autore riesce a formulare una 'summa' della sua arte compositiva ed ascoltando
la quale non si può fare a meno di rimanere affascinati dal materiale sonoro, dalle atmosfere, dalle sonorità e dal grandissimo
respiro che l'opera impone all'ascoltatore, quasi come a costringerlo a meditare e riflettere sull'intima essenza spirituale
che scorre ed alimenta queste pagine.
Segue la Symphonie Sacrée, composta l'anno seguente e che Tournemire dichiara essere stata ispirata dalla Cattedrale di
Amiens. A differenza della precedente, quest'opera tende a sottolineare la religiosità e la sacralità mediandola tramite
una visione trasfigurata delle architetture, considerate non come pure strutture artisticamente e staticamente inerti, bensì riproponendole nel loro
significato originario, recuperando il fine stesso dell'architettura gotica, che tendeva a raffigurare e rappresentare una
specie di passaggio simbolico attraverso cui l'uomo poteva innalzarsi verso Dio. Egli stesso definisce quest'opera come
"una sintesi sonora della 'Cattedrale'... una specie di parafrasi aerea e vibrante, che contiene in essa tutta la
sostanza della sinfonia...".
I due Fresques Symphoniques Sacrées risalgono al 1939 e sono l'ultima opera scritta da Tournemire, che morirà nello stesso
anno. Anche qui l'ispirazione è data da due chiese: quella di St.Julien Le Pauvre di Parigi e la Cattedrale di Beauvais. In queste composizioni, oltre all'ispirazione indiretta e
mediata delle architetture, Tournemire unisce anche due ispirazioni propriamente religiose. Nel primo affresco egli intende
glorificare la Natività di Gesù, nel secondo la Pentecoste.
Georges Delvallée è un musicista preparatissimo, attivissimo, bravissimo ed eclettico. Pianista, pedagogo, compositore ed
organista, ha al suo attivo ormai centinaia di incisioni radiofoniche e televisive, nonchè una copiosa produzione di
dischi dedicati alla musica organistica. In questo campo è stato e rimane praticamente l'unico organista che si dedica
alla valorizzazione della musica di Tournemire (le pressochè uniche incisioni di opere di Tournemire in commercio ed anche
ormai fuori catalogo sono le sue..). Questa sua opera di valorizzazione lo ha visto, nel 1979, partecipare alla registrazione
e diffusione radiofonica di tutto 'L'Orgue Mystique' di Tournemire (che sappiamo essere un'opera monumentale e di difficilissima
realizzazione ed interpretazione) realizzata da tutti i paesi europei di lingua francese.
Questo disco, che riteniamo indispensabile non solo per gli appassionati ma anche per chi si accosta alla musica
organistica, è l'ultimo tassello di un mosaico che Delvallée sta pazientemente realizzando da alcuni decenni e che si sta
ormai completando. In pratica: un punto fermo della nostra discoteca organistica.
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