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Opere per Harmonium e Violino di G.A.Ellena




Giuseppe Antonio Ellena - Composizioni per Harmonium e Violino
Harmonium: Andrea Toschi - Violino: Roberto Noferini
Armonium Aloys Maier - Chiesa di S.Maria della Misericordia di Bologna
La Bottega Discantica - CD DDD Discantica 263 - 2012

In un passato neppur tanto recente avevamo dedicato una pagina (che trovate qui) all'armonium, uno strumento musicale assai particolare che durante una vita oggettivamente breve (più o meno un secolo) ebbe una grande fortuna e divenne il sostituto principale dell'organo nelle chiese, il surrogato dell'organo nelle case ed interessò alle sue sorti non solo grandi compositori ed organisti che vissero tra Ottocento e Novecento ma anche una miriade di autori di minor fama ma di non minore qualità che gli dedicarono opere specifiche sia di tipo solistico che in accompagnamento con altri strumenti e col canto.
Il disco che recensiamo oggi tratta, appunto, di uno di questo autori "minori", accompagnandoci in un percorso di ricerca e di scoperta che si immerge in quel particolare periodo della storia musicale italiana caratterizzato dal cosidetto "periodo ceciliano", periodo in cui fortissima era la riscoperta della tradizione classica della musica sacra e religiosa, con un particolare riferimento al canto gregoriano, ma che non rinnegava nulla del romanticismo dei decenni precedenti e dalla fusione dei quali ebbe origine una scuola musicale del tutto particolare (e specificatamente italica) in cui personalità come Bottazzo, Ravanello, Bossi ed altri lasciarono un segno indelebile ed incancellabile con splendide composizioni che molto spesso recavano sul frontespizio la dicitura "per organo o armonium".
Giuseppe Antonio Ellena, vercellese, nacque nel Novembre 1868. Non vedente dalla nascita ma con una grande propensione per la musica, fu affidato ancora fanciullo all'Istituto dei Ciechi di Torino, dove sotto la guida di Giovanetti divenne un abilissimo violinista, organista e compositore. Tra performances strepitose alla presenza dei Reali d'Italia e pubblicazione di diverse sue opere in quel di Torino, lo troviamo anche titolare alla consolle dell'organo della chiesa di San Gregorio di Milano. Si spegne nel Maggio 1943 a Torino. Se come interprete al violino il virtuosismo che sfoggiava era eclatante, nelle sue composizioni esso è accuratamente messo da parte per proporci un discorso musicale di ispirazione fortemente tardoromantica ma scevro dal lirismo d'effetto assai di moda in quel periodo; la sua scrittura violinistica è melodicamente ardita ma sempre di un'espressività profonda ed assai meditata mentre le sue composizioni per organo (ed armonio) sono improntate ad uno spiccato cecilianesimo che nella semplicità formale racchiude una ricerca armonica di ottimo spessore ed una musicalità che spazia ampiamente anche all'esterno della musica religiosa.
Nel disco che trattiamo oggi sono presenti entrambi questi aspetti. Le composizioni per solo armonium sono molto sognificative dell'aspetto "ceciliano" di Ellena; se nei "12 piccoli Interludi" possiamo scorgere già ben sottolineati i principi specifici della musica ceciliana, con la sua sintesi formale e musicale che coglie anche in composizioni di durata minimale (questi brani hanno una durata che varia dai venti secondi al minuto) le essenze di quello spirito che caratterizzò il passaggio dalle forme "operistiche" ad un tipo di musica "dedicata" esclusivamente ad un utilizzo liturgico in cui i richiami al grande passato, con un forte richiamo al contrappunto classico, erano ben evidenti e segnavano, per così dire, la strada maestra per un nuovo percorso che si riappropriasse delle finalità proprie di una musica ad esclusivo servizio della liturgia, ne "La Santa Messa", raccolta dei cinque canonici brani da utilizzarsi durante le celebrazioni eucaristiche (Preludio, Offertorio, Elevazione, Comunione e Finale) troviamo questi principi elaborati in modo molto più ampio ed approfondito, con evidenti richiami alle melodie gregoriane a cui si contrappone il lirismo proprio del postromanticismo italiano; i risultati di questo procedimento sono veramente interessanti e fanno di questi cinque brani altrettante splendide piccole perle musicali che ci portano letteralmente a respirare le atmosfere che pervadevano ed ispiravano la musica di un periodo ancora assai vicino a noi ma di cui si sono da tempo perse le tracce. I due brani (Postludium e Reverie) tratti da "L'Arpa Davidica", anch'essi per solo armonium, ci presentano invece un ulteriore aspetto di questo compositore; in questi brani è presente una componente descrittiva ed evocativa che li inquadra perfettamente in un panorama musicale di amplissimo respiro in cui l'autore spazia assai liberamente coniugando ispirazione, ampia musicalità, raffinata ricerca armonica e spiccato lirismo con una costruzione formale impeccabilmente postromantica che li inquadrano perfettamente in un'epoca musicale ricchissima e del tutto particolare. Ma è nei "Sei Pezzi religiosi per violino ed armonium" che possiamo apprezzare nella sua completezza la splendida vena musicale di questo musicista; sicuramente in questi brani Ellena, che -ricordiamo- era uno splendido violinista, riesce ad esprimere il massimo, coniugando le sonorità dei due strumenti di cui era virtuoso in una raccolta di rara bellezza e di profonda ispirazione in cui il violino "canta" splendide linee melodiche di struggente intensità mentre l'armonium lo accompagna e lo sostiene, ora con tappeti armonici di squisita delicatezza ora dialogando con lui in un'alternanza di delicate atmosfere che ci fanno apprezzare quanto questi due strumenti si completino a vicenda e quanto le capacità espressive dell'armonium (non per nulla, in francese questo strumento veniva chiamato anche "l'orgue expressif") lo rendano molto più adatto a questa musica rispetto all'organo. Indubbiamente è in questi brani (che non per nulla sono anche quelli di maggiore durata e sviluppo) che si può cogliere l'autentica statura di questo compositore, che si rivela una interessantissima e gradevolissima sorpresa.
In questo disco il duo composto da Andrea Toschi e Roberto Noferini prosegue ed approfondisce il discorso musicale iniziato qualche tempo fa con il precedente disco (anch'esso recensito in queste pagine) dedicato a musiche di autori romantici italiani e, sinceramente, la loro capacità di entrare profondamente nello spirito di queste musiche li candida fortemente ad occupare un posto di assoluta preminenza nel campo dell'interpretazione di un periodo musicale che, a dispetto della "damnatio memoriae" a cui è stato per troppo tempo ingiustamente sottoposto, ci rivela quanto ricco esso fosse di personalità e di musicisti che hanno lasciato un segno veramente importante nella storia della musica italiana. In questo disco abbiamo potuto apprezzare la splendida espressività di Roberto Noferini, che col suo violino ci ha fatto rivivere atmosfere del tutto particolari ed affascinanti mentre Andrea Toschi, splendido organista di cui abbiamo già più volte intessuto le lodi per le sue performances organistiche dedicate sia alla musica antica che a quella contemporanea, alla tastiera di uno splendido armonium Maier con otto registri reali e quattro derivati, ci fa assaporare nel modo più completo possibile quali enormi possibilità foniche ed espressive caratterizzino questo strumento e quanto l'armonium meriti di essere recuperato dal suo oblìo e rivalorizzato, in modo particolare in quel repertorio italiano che lo ha visto per cento anni assoluto ed indiscusso protagonista.
Tecnicamente l'incisione è perfetta. La presa di suono è fedelissima ed accuratissima, tutte le sfumature, anche le più impercettibili, vengono qui rese nel migliore dei modi; si sente letteralmente "respirare" l'armonium mentre il violino viene sottolineato in tutta la sua smagliante musicalità senza mai peraltro prendere il sopravvento rispetto al suo partner. Ottimo lavoro di postproduzione e grandissima cura nella realizzazione anche della veste grafica, veramente accattivante e gradevolissima. Un disco molto bello, che consigliamo in modo particolare ai nostri amici lettori.



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