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Carl Piutti Organ Music




Carl Piutti Organ Music
Organista: Alessandro Canale
CD - Rainbow Records - DDD - RW 20080724

Qualche tempo fa avevamo trattato in queste pagine Karl Straube e Günther Ramin, due tra i personaggi del primo Novecento che caratterizzarono la musica organistica germanica e che vissero la loro esperienza musicale, per così dire, all'ombra della Thomaskirche di Lipsia, quali eredi spirituali ed artistici del grande Johann Sebastian Bach ed alla scuola dei quali si formarono altri due grandi dell'organo del Novecento quali Karl Richter ed Helmut Walcha.
Bene, con il disco che recensiamo oggi andiamo a scoprire colui che fu, per certi versi, l'iniziatore di questa grande scuola (Straube fu suo allievo) e che, curiosamente, vanta italiche origini, per la precisione friulane.
Carl Piutti, nato nel 1846 ad Elgersburg, dopo un'infanzia abbastanza sofferta per la perdita di entrambi i genitori e dopo diverse peripezie, approdò alla musica studiando con Rudorff e Reinecke e diventando poi titolare all'organo della Thomaskirche di Lipsia quale decimo successore di Bach ed avendo, nel 1889, il privilegio di inaugurare il nuovo organo Sauer con la sua composizione "FestHimnus" Op. 20.
Poco conosciuto al di fuori della stretta cerchia degli addetti ai lavori, Carl Piutti è pressochè assente dalle programmazioni dei concerti organistici, pur potendo vantare una produzione nutrita e molto interessante, nel solco del postromanticismo tedesco, figlio di quella riscoperta delle opere bachiane iniziata da Mendelssohn e poi portata avanti dai suoi successori, di cui Piutti è senz'altro uno dei più attivi ed importanti. Fedele alla forma Sonata direttamente erede delle Sonate per organo di Mendelssohn, egli rivela una padronanza totale delle forme classiche, del contrappunto e della fuga, che rimangono fondamentali nella sua scrittura fino alla costruzione del nuovo organo Sauer; a partire da quella data Piutti apre progressivamente la sua arte compositiva ad una scrittura tendenzialmente più sinfonica e che via via incorpora anche diversi stilemi del sinfonismo organistico francese e che rendono la sua produzione davvero molto interessante.
In questo CD l'organista Alessandro Canale, di robusta e solida scuola, ci presenta quattro opere di Piutti, scelte tra le sue più rappresentative: la Trauungsonate Op. 9, il Preludio e Fuga Op. 16 e le Sonate in Sol minore Op. 22 ed in Mi minore Op. 27. In tutte queste composizioni risulta molto evidente la vena ispiratrice di questo compositore, in cui è preponderante il trattamento contrappuntistico dei temi ed il loro sviluppo secondo gli stilemi propri del romanticismo e del postromanticismo. Sotto questo punto di vista, Carl Piutti si innesta a pieno titolo tra i rappresentanti di quella che fu l'epoca della grande Sonata per Organo del XIX secolo.
Alessandro Canale sfodera qui una lettura precisissima, attenta e, soprattutto, un'analisi della partitura veramente approfondita, che va a cogliere nelle pieghe l'ispirazione fondamentale di queste opere, restituendocele in un modo assolutamente interessante e gradevole. Molto apprezzabile è, a nostro modesto parere, il giusto connubio tra le tecniche contrappuntistiche, rese con precisione ed autorevolezza, e lo spirito postromantico che pervade queste opere di un'atmosfera particolare e per certi versi assolutamente affascinante.
Lo strumento utilizzato è un Mascioni, realizzato nel 1992 per la chiesa di S. Paolo di Vicenza, neppur troppo grande ma dalle risorse foniche splendidamente calibrate e dalla pienezza di suono notevole, con un "retrogusto" timbrico vagamente teutonico che lo rende abbastanza adatto all'interpretazione di questo repertorio. Senza ovviamente nulla togliere alla bontà della scelta, pur non pretendendo di utilizzare il Sauer di Lipsia, avremmo però preferito un organo, se non coevo alle musiche, almeno ad esse un poco più vicino e, se possibile, anche un pò più grande.
Le registrazioni risalgono al mese di Maggio scorso e sono, come è abituale per questa casa discografica, perfette e molto ben curate, così come è apprezzabile l'ottimo lavoro di post-produzione, il tutto per un disco di ottimo livello tecnico ed artistico. Molto apprezzabile è anche il libretto a corredo -i testi sono dell'interprete- in cui troviamo fondamentali cenni biografici dell'autore ed una precisa ed esauriente seppur breve analisi delle opere incise, il tutto in italiano, inglese e tedesco, unitamente al curriculum dell'organista ed alla disposizione fonica dell'organo.
Un bel disco, molto interessante, che sarà sicuramente gradito ai nostri amici lettori a cui lo consigliamo con piacere.



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