Logo Arretrati

Giancarlo Parodi - Live Performance




Giancarlo Parodi - Live Performance
Organista: Giancarlo Parodi
CD - Produzione: Associazione Italiana Organisti di Chiesa

Abbiamo parlato già in diverse occasioni su queste pagine dell'amico Giancarlo Parodi, ricordandone anche (nella pagina a lui dedicata della sezione Organisti) il nostro primo approccio "live in concert" in quel di Roma a Sant'Ignazio negli ormai lontanissimi primi Anni Settanta del secolo scorso. Ed oggi, ascoltando questo disco, ecco che d'un tratto ritroviamo assolutamente intatte le emozioni di quegli anni giovanili in cui ogni concerto era una scoperta, un'avventura musicale che avrebbe poi segnato la nostra cultura musicale.
Giancarlo, come un provetto distillatore, un paio di volte all'anno ci centellina prelibate gocce della sua arte interpretativa traendole dal "mare magnum" di incisioni effettuate durante i suoi innumerevoli concerti e scegliendole in modo da rendere ogni nuovo disco una assoluta novità per gli ascoltatori.
In questo disco, prodotto anch'esso, come uno dei precedenti, dall'Associazione Italiana Organisti di Chiesa, di cui Parodi è Presidente, raccoglie una serie di "Live Performances" (da qui il titolo del Disco) tenute in anni diversi. La prima (che è posta, curiosamente, a chiusura del disco) risale al 1978 e ci presenta l'Introduzione e Allegro di Gaetano Zardini (meglio conosciuto come Frate Terenzio dei Frati Minori Cappuccini) eseguita sull'eccezionale organo della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, quando ancora si trovava nelle condizioni foniche volute da Cochereau e, sinceramente, sentire questo brano di carattere quasi postmoderno, con i suoi clusters sgranati dalle splendide batterie di ancie orizzontali e dai Ripieni assolutamente entusiasmanti di questo Cavaillé-Coll, non ci fa quasi capacitare che l'autore di queste musiche sia lo stesso del gettonatissimo Dov'è Carità e Amore che domenicalmente viene eseguito (e troppo spesso martoriato) nelle nostre parrocchie.
Come brano iniziale, invece, Parodi ci propone un'altra performance abbastanza datata, risalente al 1979, dove egli si produce in una travolgente interpretazione della Toccata dalla Suite Op. 5 di Duruflé, ascoltando la quale ritroviamo intatto tutto l'entusiasmo che egli ci trasmetteva quando lo ascoltavamo estasiati mentre si prendeva gioco delle difficoltà tecniche ed interpretative di un repertorio essenzialmente "d'effetto" ma del quale sapeva proporci, unitamente alla lettura necessariamente virtuosistica, la profonda musicalità.
Tra questi due estremi, in questo disco troviamo altri sette brani, registrati in un arco di tempo che va dal 1996 al 2009, in cui troviamo un paio di opere molto conosciute, tra cui la Rédemption di Bossi ed una versione "sincretica" del Preludio e Fuga su B.A.C.H. di Liszt, e diverse "chicche" musicali, tra le quali il Chromatic Stude on the name BACH di Walter Piston, conosciuto dai nostri studenti di Conservatorio più per il suo "famigerato "Trattato di Armonia", su cui si sono rotti ripetutamente la cervìce in vista degli esami, piuttosto che per essere stato uno dei più conosciuti ed apprezzati compositori e didatti statunitensi (di origine italiana, precisamente genovese, con cognome originale Pistone) del Novecento, allievo di Dukas e della Boulanger e maestro di Bernstein e di Carter. Troviamo poi un Divertimento di Facchinetti, l'Impromptu di Donini, la Petite Suite di Milhaud e le Visiones Danieli di Espinoza.
Come si può agevolmente constatare, in questo disco Giancarlo Parodi ci propone un repertorio che privilegia, come sempre egli ha fatto nella sua attività, la musica organistica italiana, della quale è sempre stato uno dei più importanti ambasciatori nel Mondo, aprendo in questo senso una strada che è stata poi seguita sempre più dai nostri giovani organisti che oggi, approfondendo e diversificando il repertorio ciascuno secondo le proprie sensibilità e caratteristiche, proseguono e continuano in quest'opera di valorizzazione.
Il Giancarlo Parodi che ritroviamo in questa incisione è quello che più ci piace e ci gratifica. Repertorio vario, gradevole, musicalmente importante e sempre con un occhio costantemente rivolto all'organo italiano. La sua splendida tecnica esecutiva ci fa scorrere le pagine più impegnative senza mai cadere nella spettacolarità fine a se stessa; i "pezzi di bravura" non perdono mai una virgola del loro contenuto e significato musicale mentre la sua spiccata capacità di "interpretazione" ci offre sempre e comunque un panorama musicale in cui è ben presente quel "filo rosso", di cui parlavamo in una precedente recensione, che attraversa il mondo organistico, spesso in modo del tutto sotterraneo, ma che egli sa dipanare per proporci incisioni in cui la diversità e varietà sono, a ben vedere, solo apparenti.
Gli strumenti utilizzati in queste performances, a parte il Cavaillé-Coll di Notre-Dame di Parigi, sono tutti italiani e di grande importanza. Troviamo i due Mascioni di S.Maria Maggiore di Trento e del "Pontificio" di Roma, il Tamburini del Duomo di Messina, lo Zanin di S. Antonio di Bologna e l'Antegnati-Serassi del Duomo Vecchio di Brescia, tutti splendidamente "up to date" per le interpretazioni di Parodi, che da esperto e navigato "registrante", li utilizza nel migliore dei modi sfruttandone al massimo le capacità fonico-timbriche.
Tecnicamente queste incisioni, pur essendo "live", sono molto buone. Ovviamente risentono delle condizioni ambientali "difficili" determinate dalla ripresa estemporanea e della varietà sia qualitativa che tecnica delle apparecchiature utilizzate nel tempo, ma la presa di suono è sempre molto ben presente ed accurata, soprattutto in quelle più recenti, ed i piani sonori dei vari strumenti sono resi in modo abbastanza fedele. Il lavoro di montaggio e post-produzione è stato inoltre davvero accurato per renderci un disco di notevole valore sia musicale che documentaristico, che riteniamo indispensabile per tutti i nostri amici lettori, che lo potranno richiedere direttamente presso l'Associazione Italiana Organisti di Chiesa.



Torna all'Indice Recensioni
Torna all'Indice Categorie


Copyright "La Pagina dell'Organo" - 1996-2010