L'Arte degli Organi nel Veneto: I Colli Euganei

L'Arte degli Organi nel Veneto: I Colli Euganei
Autore: Alberto Sabatini
Edizioni Armelin Musica - 2001

Dopo "L'Arte degli Organi a Padova", recensito qualche tempo fa, la Casa Editrice Armelin Musica prosegue in questa "collana" dedicata agli organi veneti per trattare una ben precisa zona geografica: il Parco Regionale dei Colli Euganei. Autore di questa fatica editoriale, che nasconde una ben maggiore fatica di lavoro di ricerca, ordinamento, catalogazione e revisione del materiale, è Alberto Sabatini, che con questo volume allarga di molto l'orizzonte che già aveva aperto con le sue precedenti fatiche.
Strutturato su trecentoventi pagine, questo volume ricalca come impostazione quello precedente dedicato agli organi di Padova, ma se ne discosta leggermente per la maggiore quantità di materiale documentario e per una serie di esaurienti e complete introduzioni ed appendici dedicate ad una serie di argomenti correlatila cui conoscenza si rivela preziosa per comprendere compiutamente il contenuto del libro.
Edito con il Patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Padova, questa pubblicazione, dopo le presentazioni e le premesse di rito, si apre con un succoso e nutrito capitolo dedicato alle Case Organarie che hanno operato in passato ed operano tuttora nel Padovano e nei Colli Euganei. Vengono qui presentate una trentina di fabbriche organarie, e l'autore ce ne presenta un breve curriculum storico ed una carrellata dei maggiori esponenti. Troviamo qui antiche famiglie ormai estinte, quali i Bonatti, i Vicentini e, più conosciute, i Nacchini ed i Callido, unitamente ad altre ancora attive come i Mascioni.
Seguono le schede degli organi, organizzate in ordine alfabetico e corredate da una ricca iconografia e da una consistente ed esaurientissima raccolta di notizie storiche, spesso corredate dalla riproduzione di documenti d'archivio, da cui agevolmente si risale anche ai precedenti strumenti ed alle loro disposizioni foniche. Molto accurata e completa è la serie delle informazioni tecniche relative agli strumenti ed al loro stato di conservazione.
Da Abano Terme a Zovon di Vò, in tutto possiamo contare sessantadue organi, tutti precisamente e rigorosamente descritti con dovizia di particolari e di informazioni.
Segue una ricca ed articolata Bibliografia ed una serie di utili indici che agevolano la ricerca. L'indice toponomastico ci aiuta a trovare la città, quello Onomastico ci guida alla ricerca dei vari personaggi citati nel libro, l'indice dei Vicariati raggruppa le varie Parrocchie nei rispettivi Vicariati Foranei. L'indice generale chiude il volume.
Sicuramente si tratta di una pubblicazione molto interessante, il cui pregio maggiore risulta essere la chiarezza e l'accessibilità, che spesso difettano in questo genere di trattazioni, altrettanto spesso ridotte a noiosi elenchi di luoghi e di strumenti. La lettura di questo libro non risulta affatto noiosa anche per coloro, come il sottoscritto, che non conoscono le zone trattate. Bisogna dire che, come per le precedenti opere di Sabatini, l'abbondante mole di informazioni correlate e gli excursus storici che accompagnano ogni scheda forniscono un notevole motivo di interesse non solo per l'appassionato locale ma anche per lo studioso dell'organo italiano in generale, che trova qui abbondante e prezioso materiale di approfondimento.
Dopo il libro di Sandro Carnelos dedicato agli organi della Diocesi di Vittorio Veneto ed al precedente già citato libro dello stesso Sabatini, è con piacere che salutiamo questo nuovo tassello dell'editoria organaria italiana. Grazie a queste pubblicazioni si fa via via più preciso e definito il panorama dell'organo italiano, che non è fatto solo dai grandi e famosi organi ma, anche e soprattutto, da tutta quella serie di strumenti meno noti e spesso dimenticati che stanno a testimoniare la vera storia e la vera evoluzione della scuola organaria ed organistica italiana.

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