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I Trois Chorals di César Franck




I Trois Chorals di César Franck
Autore: Andrea Macinanti
Edizioni Carrara - 4224 - 1995

I "Trois Chorals" di César Franck sono unanimemente considerati uno dei punti di massima espressione della musica organistica europea del XIX Secolo e, diciamolo francamente, chi scrive ogni volta che ha occasione di ascoltarli o -purtroppo molto meno frequentemente- di accennarne qualche passo alla tastiera, non può fare a meno di apprezzarne qualche nuovo aspetto formale o musicale. In effetti questo trittico sinfonico presenta una miriade di sfaccettature che lo rendono sempre musicalmente attualissimo e, soprattutto, suscettibile di fornire nuove emozioni.
Il libro di Andrea Macinanti di cui parliamo oggi è interamente dedicato a quest'opera e rappresenta il primo -e finora unico- tentativo italiano di approfondire e "studiare" in profondità queste tre perle musicali. E' abbastanza sconfortante, per la verità, rendersi conto che i "Trois Chorals" di Franck, pur essendo materia di esame di Diploma in Conservatorio, non sono mai stati oggetto di uno studio -anche sommario e parziale- nel nostro Paese.
Di questo si rammaricano sia l'Autore che Arturo Sacchetti, i quali nell'Introduzione e nella Presentazione del volume, sottolineano come per una certa parte dell'ambiente organistico italiano si sia teso -e si tenda ancora oggi- a confinare la produzione organistica romantica e moderna (sia italiana che estera) in quella zona d'ombra che viene ritenuta -in molti casi a torto- la causa della decadenza della scuola organistica classica italiana.
A prescindere da ogni considerazione di tipo polemico, comunque, rimane il fatto che mentre negli altri Paesi europei la saggistica dedicata da eminenti organologi alla musica romantica, sinfonica e moderna è ricca di titoli e di approfondimenti talora molto specifici, in Italia sono veramente pochissimi coloro che hanno dedicato qualche pagina all'analisi ed all'approfondimento di questo periodo musicale organistico, che viene tuttora troppo spesso affrontato con la visione, per la verità abbastanza distorta, di convinzioni e considerazioni vecchie, approssimative e -soprattutto- mai confortate e/o integrate da approfondimenti storico-musicologici adeguati.
Sotto questo punto di vista il libro di Macinanti (che non a caso come sottotitolo reca "Analisi ed interpretazione"), colma in modo egregio questa lacuna, ponendosi, sia per ampiezza che per articolazione della trattazione, in una posizione di assoluta preminenza. Con il preciso intento di "mettere a posto le cose", Andrea Macinanti -che qui dimostra una vera e propria "passione" per la musica franckiana- ci presenta un'opera completa, ricchissima di riferimenti e, soprattutto, di agevole ed accattivante lettura.
Dopo l'Introduzione e la Presentazione, di cui abbiamo già parlato, il libro si presenta diviso in tre parti, ognuna delle quali dedicata ad un preciso aspetto dell'analisi dell'opera. La prima parte, che a nostro modesto parere è interessantissima ed indispensabile per poter poi affrontare la lettura delle seguenti, è intitolata "La Genesi dei Trois Chorals" ma, in realtà, va di molto oltre alle intenzioni del titolo. In sette gradevoli quanto accurati capitoli, l'autore ci presenta dapprima la formazione organistica di Franck, la sua tecnica organistica comparata a quelle a lui precedente e successiva, le caratteristiche tecniche degli organi utilizzati da Franck, l'analisi della "Leva Barker", il dispositivo che rese possibile la realizzazione dei grandi organi romantici francesi da parte di Cavaillé-Coll, una splendida ricostruzione dell'organo della chiesa di S.te Clotilde, ove Franck fu organista e su cui videro la luce le sue più grandi opere e, infine, una precisissima trattazione che riguarda i manoscritti e le edizioni a stampa dell'opera.
La seconda parte, invece, è dedicata all'analisi vera e propria dei Trois Chorals mediante la riproposizione delle indicazioni interpretative degli allievi -diretti ed indiretti- di Franck, tra cui D'Indy, Emmanuel, Tournemire, Dupré, Peeters, Duruflé ed altri. Questa parte, che presenta una formidabile mole di materiale che farà la gioia di coloro che desiderano approfondire "duramente" la struttura di questi brani, è caratterizzata, a nostro parere, da due "chicche", cioè da una trattazione di Charles Tournemire che fu organista anch'egli a S.te Clotilde e che, quindi, raccolse l'eredità "strumentale" di Franck, ed una corposissima analisi formale di Amy Dommel-Diény. A modesto parere di chi scrive, questa trattazione è una delle migliori, più approfondite ed accurate analisi dei "Trois Chorals".
La terza parte, che rappresenta la logica conseguenza della precedente, comprende quattro trattazioni molto specifiche che riguardano gli aspetti interpretativi -generali e particolari- dei Trois Chorals. Vengono qui riportate precise e dettagliate analisi delle modalità interpretative scritte da Herbert Haag, Robert Rayfield, Kurt Leuders e Rollin Smith, anche queste ricchissime di esempi musicali, che forniscono al lettore corposo materiale, utilissimo per approfondire la tecnica interpretativa e per fare le opportune comparazioni, necessarie per avere un quadro il più possibile completo di questa pietra migliare della musica organistica europea dell'Ottocento.
Al termine della lettura di questo libro anche il più scafato degli organisti si accorgerà di aver scoperto molte cose nuove non solo su quest'opera, ma anche sul suo autore, sull'organo e sulla sua musica e sicuramente molti che in precedenza avranno forse considerato i Trois Chorals come un male necessario per superare l'esame di Diploma, troveranno più di un motivo per riprenderli in mano sotto una nuova luce e sotto una nuova ispirazione.
Personalmente abbiamo letto -e riletto- con interesse e piacere questo trattato, trovandovi ogni volta nuovi spunti di approfondimento e di soddisfazione. Ma quello che più ci preme sottolineare di questa fatica editoriale di Andrea Macinanti è che anche i non strettamente addetti ai lavori troveranno sicuramente molto piacevole ed interessante la lettura, il che -per una trattazione specialistica- è un punto di sicuro vanto.



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