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Charles Tournemire & Gaston Litaize




From Youtube: Charles Tournemire e Gaston Litaize

di Federico Borsari

Charles Tournemire è stato, indubitabilmente, uno dei più grandi compositori "liturgici" francesi del Novecento ed in questo campo ha preceduto di qualche decennio Olivier Messiaen. Entrambi, inoltre, furono grandissimi improvvisatori e se di Messiaen rimangono diversi dischi e molti video a testimonianza di questa sua arte, di Tournemire rimangono le trascrizioni delle spettacolari improvvisazioni, che assieme alla sua colossale opera "L'Orgue Mystique", formano la "summa" della sua filosofia (ma potremmo chiamarla anche "teologia") musicale. Abbiamo parlato ampiamente della vita e delle opere di Tournemire in questa pagina, così come abbiamo recensito un bellissimo disco a lui dedicato da Andreas Sieling, la cui recensione potete trovare qui.
Sulla grande rete si trovano diverse interpretazioni delle sue opere, quasi tutte, però, in solo audio e tratte da incisioni discografiche. Rari sono, invece, i video; qui di seguito ne abbiamo scelti due, che riteniamo molto significativi e che ci presentano, rispettivamente, l'"Improvisation sur le Victimæ Paschali" e l'"Improvisation sur le Te Deum", cioè due delle più imponenti ed importanti improvvisazioni di questo splendido autore.
La prima è eseguita da Diane Bish, una delle più conosciute, apprezzate (ed "appariscenti") organiste statunitensi, che ce lo propone alla consolle elettronica del grande organo Knei, costruito nel 1982 per la Roy Thomson Hall di London, Ontario (Canada). Questo strumento, quattro tastiere e pedaliera, 71 registri nominali pari a 102 reali, è dotato di due consolles, una meccanica sul corpo d'organo ed una (per la verità di discutibile fattura e colore) elettronica sul palco, è un tipico strumento "eclettico", dove ad una base fonica spiccatamente germanica si mescolano sonorità francesi (specialmente sulla terza tastiera) e spagnole (una splendida "Trompeteria" di 16-8-4 che la Bish utilizza in questo brano con assoluta disinvoltura). Se volete "bypassare" la presentazione del brano fatta dalla Bish, saltate direttamente al minuto 2:13.
La seconda improvvisazione è eseguita da Daniel Gabco all'organo costruito nel 2010 da Woehl per la Cattedrale di S.Martino di Bratislava, strumento anch'esso di grande importanza, con quattro tastiere (la quarta serve sia come "Solo" che come "Fernwerk") e pedaliera, trasmissione mista, 91 registri nominali (115 reali) ed una tavolozza timbrica di solido carattere tedesco.





Di Gaston Litaize personalmente ricordiamo diversi concerti a cui abbiamo assistito in gioventù, tra cui uno interamente dedicato alla musica di Bach tenuto sul Tamburini della chiesa di S.Maria della Mercede di Roma ed un altro a Torino presso il Conservatorio, tutto dedicato ad autori francesi moderni (tra cui alcune sue composizioni) e concluso con una Sinfonia improvvisata in cinque movimenti.
Litaize è stato anch'egli uno dei massimi esponenti della scuola organistica francese del Novecento, grande organista e compositore prevalentemente liturgico. Tra le sue composizioni spiccano i "Douze pièces", i 24 Preludi Liturgici, il "Prelude et danse fuguée" e diverse altre opere che abbastanza raramente si possono ascoltare in concerto e di cui esistono poche edizioni discografiche in commercio (tra le quali alcune -originariamente in LP- realizzate dallo stesso Litaize).
Qui di seguito vi proponiamo lo "Scherzo", tratto dai 12 Pezzi, il "Prelude et danse fuguée" e le "Variations sur un Noël Angevin", anche queste tratte dai 12 Pezzi per Organo.
Il primo brano è magistralmente interpretato da Vincent Dubois all'organo Gonzales 1937 della Cattedrale di Reims; il "Preludio e Danza Fugata" è interpretato da Kay Johannsen alla consolle del Mühleisen 2004 della Stiftskirche di Stoccarda; le "Variations sur un Noël Angevin", (incisione solo audio, ma vi consigliamo di gustarvi interamente la slideshow, dove troverete in rassegna i più grandi organisti e compositore francesi del Novecento), infine, sono molto ben interpretate dal nostro Simone Gheller alla consolle dell'organo installato da Berghaus nel 2011 nella St.Joseph Church di Wilmette (Chicago - U.S.A.).









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