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I Clicquot, organari del Re - Prima Parte




 Organo Saint-Merri Parigi La dinastia dei Clicquot è universalmente conosciuta come quella degli "organari del Re", poichè nei cent'anni precedenti la Rivoluzione, il loro nome si identificò con la parola Organo, e la loro produzione raggiunse livelli talmente alti di perfezione e di bellezza che diventarono effettivamente gli organari del Re, alla cui corte fornirono diversi strumenti tra cui, splendido, quello della Cappella della Reggia di Versailles (che verrà poi modificato nell'ottocento da Cavaillé-Coll).
La storia di questa grande famiglia di "facteurs d'orgues" inizia nel 1645, quando a Reims nasce Robert Clicquot il quale già fin da giovanissimo dimostra spiccatissime attitudini sia per la musica che per la meccanica. Reims a quei tempi era un fiorente cetro musicale e Robert Cliquot apprende i primi rudimenti musicali presso la Cappella Musicale della Cattedrale dove, tra l'altro, esisteva un prestigiosissimo organo risalente al 1487 e sontuosamente ingrandito nel 1570 da Colet, strumento che suscita nel giovanissimo Cliquot un fortissimo interesse, tanto da indurlo a cimentarsi nell'arte organaria sotto la guida espertissima di Henocq, uno dei più rinomati organari francesi di allora. E dalle cronache del tempo, pare che all'età di soli venticinque anni il nostro Robert sforni il suo primo strumento per la chiesa di Epernay. Nello stesso periodo Robert convola a giuste nozze e, come d'uso e di necessità in quei tempi, inizia a sfornare figli. Ne avrà in tutto tredici, di cui solo sette sopravviveranno e tra i quali ci sarà la sua discendenza artistica: Jean-Baptiste e Louis-Alexandre.
Nel 1679 Robert si trasferisce a Parigi, dove il Re Luigi XIV sta costruendo la Reggia di Versailles e dove il suo maestro Henocq, conscio delle sue qualità eccezionali, gli spiana la strada per diversi lavori. Tra questi lavori Henocq, che a quei tempi era lui il "Facteur d'orgues du Roy", gli affida anche la realizzazione di un paio di organi da sala per la Corte Reale, strumenti che vengono apprezzati moltissimo. Intanto viene approvato il progetto della Cappella Reale che sorgerà a Versailles ed il compito della costruzione dell'organo viene affidato, naturalmente, a Henocq il quale, però, "gira" la commessa a Tribuot e a Clicquot.
 Organo Versailles E' da dire che questo strumento verrà ultimato solo nel 1710 ed inaugurato l'anno successivo, ma il solo fatto che Robert Clicquot sia l'organaro incaricato della costruzione del nuovo organo per la Reggia di Versailles, gli apre immediatamente un notevolissimo credito nell'ambiente. E così cominciano ad arrivare le richieste per grandi organi, che Clicquot realizza mettendo in evidenza una specialissima padronanza del mestiere ed una cura talmente meticolosa soprattutto nella costruzione delle canne e nell'intonazione da far si che il Capitolo della chiesa di St.Quentin di Rouen, dopo aver chiamato per un nuovo lavoro il famoso Alexandre Thierry, cambia repentinamente idea e, dopo averlo frettolosamente rimborsato per l'inutile viaggio a Rouen, affidano il lavoro a Clicquot il quale si trova di fronte ad un colossale strumento che presenta una Montre di 32 piedi, un numero impressionante di registri ed una pedaliera che con i suoi trentadue pedali (proprio come quelle odierne) testimonia il lavoro effettuato nei decenni precedenti da diversi organari di scuola fiamminga e tedesca. Il suo compito è di ricostruirlo parzialmente, poichè è stato danneggiato dal crollo di parte della volta durante una tempesta. Ma egli non solo lo ricostruisce, ma anche lo ingrandisce e lo ammoderna installando pure (cosa quasi mai prima di allora installata in Francia) l'accoppiamento tra la pedaliera ed il Grand Orgue. Ben presto questa sua opera assume una notorietà a livello nazionale e questo organo rimarrà molto caro a Clicquot anche in seguito, quando, dietro richiesta di Boyvin, lo amplierà ulteriormente ricevendone in cambio un lusinghiero ed appassionato apprezzamento.
A questo punto il nostro Robert Clicquot è ormai famoso e la sua fama si afferma anche a Parigi, dove realizzerà, nel 1703 assieme all'altro organaro Alexandre Thierry, lo splendido e famosissimo organo della chiesa di Saint-Merri, uno strumento che è considerato una pietra miliare nella storia dell'organo classico francese.
Da questo momento il nome di Clicquot diventa famosissimo e ben presto il suo atelier è al centro dell'attività e dell'arte organaria francese. Di pari passo alla richiesta di lavori, Clicquot alza i prezzi, tanto che mentre alcuni si lamentano di questa sua esosità, diversi altri organari pensano che questo sia un motivo per gli acquirenti a rivolgersi altrove. Ma questo, curiosamente, non succede, e la corsa per arrivare ad avere un organo uscito dalle sue mani diventa frenetica. Robert Clicquot lavorerà tantissimo e fino alla fine della sua vita, che avrà termine il 21 Luglio 1719 a Parigi, all'età di settantaquattro anni.
Abbiamo definito Robert Clicquot "organaro del Re", ma questa non è una nostra attribuzione. Egli acquisì effettivamente il privilegio di fregiarsi di tale titolo nel 1710, quando ultimò l'organo di Versailles, ed è con tale attributo che egli si presenterà e firmerà i contratti dei lavori che effettuerà in seguito. Egli, come d'uso a quei tempi, trasmetterà ai suoi successori tale titolo, poichè ad essi verrà affidata la manutenzione di questo organo, manutenzione che eserciteranno fino alla Rivoluzione Francese, quando l'attività dei Clicquot, "Facteurs d'Orgues du Roy", cesserà definitivamente.

1- Continua.



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