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I Registri (Ottava Parte) - Registri Oscillanti (od Ondulanti)




Esaurito il gruppo dei registri di mutazione, affrontiamo ora l'argomento dei Registri Oscillanti, che fanno sempre parte della famiglia dei Registri ad Anima e ne costituiscono una interessante variante.
Il principio fonico del registro oscillante è semplice: il suono viene emesso da due canne uguali, una delle quali viene però accordata leggermente crescente (o calante) rispetto all'altra. La fusione dei due suoni così "sfasati" dà origine ad un fenomeno acustico, denominato "battimento", che -pur non influendo sulla frequenza principale del suono emesso- provoca una specie di "onda" acustica, più o meno veloce e più o meno marcata, che viene avvertita dall'orecchio umano, producendo una sensazione di suono più "vivo" ed espressivo.
In pratica, per rendere oscillante la nota La di frequenza 440Hz, alla relativa canna accordata alla giusta frequenza si unisce una canna uguale ma accordata alla frequenza di 444Hz. La differenza di frequenza è ininfluente sulla stabilità tonale della nota, ma provoca un ondeggiamento ritmico, una specie di "respiro" del suono che si amplia e si restringe ciclicamente in relazione all'aumento ed alla diminuzione dell'ampiezza dello sfasamento che si crea tra le due frequenze.
Diciamo subito che tutti i registri oscillanti -tranne uno- hanno origini abbastanza recenti e risalgono al secolo scorso, quando le nuove tecniche costruttive e l'evoluzione della tecnologia resero possibile un lavoro di ricerca e di sperimentazione che diede origine ad un grande numero di registri di tipo "sinfonico", "coloristico" e "di effetto". L'unico registro oscillante che affonda le sue origini nell'antichità dell'organo è la

Voce Umana

Questo registro, conosciuto anche con il nome di "Fiffaro", pare tragga lontane origini dalla scuola organaria olandese del Cinquecento, e per questo motivo in diversi strumenti antichi può anche essere denominato "Voce Neerlandese". La sua particolarità è che è costituito da una sola fila di canne che deve essere fatta suonare insieme al Principale di 8 piedi, rispetto al quale è accordata crescente (l'unica scuola organaria italiana che costruisce la Voce Umana calante è quella Veneta). Le canne della Voce Umana sono della stessa famiglia del Principale, ma di misura leggermente più stretta. La voce di questo registro è molto dolce, calda ed intimistica. Negli organi di grandi dimensioni, per rendere il suono ancora più vellutato, la si accompagna ad un Principale appositamente costruito di sonorità più dolce rispetto a quella del Principale normale. Questo registro viene denominato Principale Secondo, ed il suo uso è specificatamente indicato in unione alla Voce Umana.
La Voce Umana, per il suo carattere particolare, così come tutti i registri oscillanti, abbisogna di alcuni accorgimenti esecutivi. Per regola -ma soprattutto per evitare la disgustosa impressione di organo scordato- la Voce Umana non la si deve usare altrimenti che affiancata al Principale. Inoltre essa viene esclusa dalle combinazioni fisse dell'organo, dal Graduatore e da tutti i dispositivi che possano farla entrare in funzione assieme a registri non idonei.
Un'altra cosa importante da tenere presente è che la Voce Umana italiana non ha nulla a che vedere con la "Voix Humaine" francese, che in effetti è un registro ad ancia di carattere totalmente differente e che tratteremo in una successiva pagina.

Unda Maris

Parente prossimo della Voce Umana è l'Unda Maris, registro di intonazione molto simile ma che presenta alcune caratteristiche che lo rendono più particolare. Rispetto alla Voce Umana, infatti, la differenza di frequenza che viene applicata rende i battimenti più "lenti", una specie di effetto "onda marina", da cui il nome di questo registro. Inoltre, esso viene costruito con canne di misura più larga, e questo rende la sonorità più ampia, vellutata e flautata. L'Unda Maris, poi, come "partner" fonico può anche unirsi alla Dulciana di 8 piedi, e questo la rende più duttile e suscettibile di un impiego anche in strumenti di tipo sinfonico ed orchestrale. Per questo motivo la si trova spesso presente negli organi moderni al posto della Voce Umana.

Voce Celeste

Ascoltando le musiche di Franck, Reger, Bossi e tutta la letteratura organistica moderna, spesso siamo rimasti colpiti da una sonorità particolarmente delicata, dolcissima e quasi evanescente. Si tratta della Voce Celeste, uno dei registri più caratteristici e particolari dell'organo. Anche questo registro è oscillante e può essere realizzato in due modi. Il primo consiste nell'affiancare al registro del Salicionale 8 una fila di canne dello stesso timbro ma di diametro leggermente più stretto accordate crescenti. Il secondo metodo consiste nel costruire il registro con due file di canne dello stesso tipo e misura, accordandone una crescente. In questo secondo caso, essendo il registro assolutamente autonomo, può essere realizzato ed intonato molto più accuratamente e l'effetto può essere veramente sorprendente.
La Voce Celeste, oltre che essere utilizzata da sola, si accoppia bene con il Bordone e con il Flauto. E' sconsigliato, invece, unirla a registi di altro tipo o di intensità più forte (Principali, Eufonio, ecc...) poichè il suo effetto verrebbe praticamente annullato.

Viola Celeste

Questo registro, che anticipa il gruppo dei registri violeggianti a diametro stretto di cui parleremo prossimamente, è composto da un registro di Viola di Gamba a cui viene unita una fila di canne del registro della Viola d'Amore accordata crescente. L'effetto fonico è simile a quello della Voce Celeste ma il timbro, pur essendo molto dolce, è più spiccato ed incisivo.

Concerto Viole - Concerto Violini

Anche questi due registri oscillanto derivano dal gruppo dei violeggianti. Il Concerto Viole è spesso costituito da tre file di canne di cui la prima inizia al Do2, la seconda al Sol2 e la terza al Do3. La prima e la terza fila sono accordate giuste, la seconda è crescente. Negli organi molto grandi la si trova anche di cinque file di canne. La particolarità di questo registro è che la differenza di frequenza delle file accordate crescenti deve essere minima.
Parente stretto del Concerto Viole è il Concerto Violini, il cui principio costruttivo è uguale ma che viene realizzato con canne di misura più stretta e di timbro più incisivo e mordente. In organi di grandi dimensioni si possono trovare Concerti Viole e Concerti Violini distribuiti nei vari corpi fonici e con intonazioni diverse a seconda delle loro caratteristiche.
E' da sottolineare che questi due registri, che hanno avuto grande diffusione a partire dal Primo Novecento e che hanno visto il periodo di massimo splendore nei grandi organi sinfonico-eclettici costruiti fino agli anni Sessanta, sono stati quasi ormai eliminati dalle disposizioni foniche degli organi italiani dell'ultima generazione, che privilegia il ritorno a sonorità più propriamente di carattere classico.

Flauto Celeste

Con questo registro, ottenuto dall'unione di un Flauto Dolce di 8 piedi con la Voce Celeste o con l'Unda Maris, si conclude la trattazione relativa ai registri oscillanti. Nella prossima pagina vedremo l'ultimo gruppo dei registri ad anima: i registri di diametro stretto e strettissimo e le Viole.

8 - Continua.



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